Sarà presentato venerdì prossimo, 14 settembre, a Prato il Fior di Pane prodotto con grani antichi.
Riscoprire il gusto originale del pane di Prato utilizzando farina prodotta da grani antichi coltivati sul territorio e tecniche di lievitazione naturale. Ecco il progetto che il Comune di Prato ha scelto di mettere in atto – per valorizzare al massimo la filiera corta e i suoi molteplici vantaggi – con l’Associazione Culturale La Piazzoletta e il progetto La memoria dei semi, che verrà presentato ufficialmente venerdì 14 settembre alle ore 17 durante il talk show “Fior di Pane” sul palco allestito in Piazza Mercatale, al quale interverranno – oltre al Sindaco di Prato, Roberto Cenni; l‘Assessore alle Attività Produttive Roberto Caverni e l’ Assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri – anche tecnici e accademici per illustrare peculiarità e vantaggi della sperimentazione colturale delle sementi antiche sul territorio pratese. Ad anticipare la presentazione del progetto si è svolto domenica 9 settembre, sempre in Piazza Mercatale a Prato il Mercato a Km Zero, dove è stato possibile acquistare prodotti della filiera corta e dove lo stesso Assessore alle Attività Produttive Roberto Caverni ha fatto la spesa per preparare sul palco del talk show un piatto tipico della cucina pratese. Domenica mattina alle 9.30 l’ Assessore Regionale all’Agricoltura Gianni Salvadori ha presieduto alla consegna nelle mani dell’organizzazione che da tre anni gestisce il Mercato della filiera corta Terra di Prato, della “chiave del mercato”, ovvero il riconoscimento di completa autonomia a un appuntamento divenuto ormai fisso nelle abitudini dei pratesi fino a oggi patrocinato dall’Amministrazione Comunale. «Un progetto, quello sulla valorizzazione dei semi antichi mediante lo sviluppo di un sistema territoriale di filiera corta – ha affermato Roberto Caverni – che l’Amministrazione comunale appoggia in pieno, coerentemente con le linee di intervento studiate per lo sviluppo del sistema dei parchi, della diversificazione delle attività economiche del territorio e della promozione delle produzioni tipiche. E che presenta notevoli vantaggi: economici, ovvero un minor costo dei prodotti per i consumatori grazie all’abbattimento delle spese legate alla distribuzione e un maggior rendimento della produzione dovuta alla particolare tecnica colturale praticata; ecologici, ovvero una riduzione dei costi “ambientali” di distribuzione e un migliore sfruttamento del suolo con rivitalizzazione di aree attualmente incolte; nutrizionali, essendo i grani di provenienza biologica e attentamente controllata grazie a una maggiore tracciabilità del prodotto; e sociali, sensibilizzando i consumatori a rivalutare le tradizioni locali e le molteplici risorse gastronomiche offerte dal nostro territorio». Il luogo deputato ad accogliere la semina dei grani attualmente prodotti nell’alta Maremma tra le valli del Fiora e Albegna che l’Associazione Culturale La Piazzoletta metterà a disposizione gratuitamente dell’Amministrazione Comunale di Prato, è infatti stato individuato nella Tenuta delle Cascine di Tavola presso il Podere Le Polline, in sintonia con i progetti di riqualificazione e ampliamento del Parco delle Cascine di Tavola affinchè possano tornare a essere – come ai tempi di Lorenzo de’ Medici – luogo di sperimentazione ed eccellenza agricola. La riqualificazione del Parco delle Cascine di Tavola prevista nel progetto “La Memoria dei semi”, porta con sé anche un indotto importante, da sviluppare in termini ambientali, agricoli, storici, turistici e ricettivi. Un trampolino di lancio, per elaborare efficaci strategie di marketing territoriale, supportati dalla comunità rurale che conferma come la biodiversità possa trovare applicazione concreta e salvaguardare le attività agricole locali.
Nella foto il grano Monococco