Lanciato ufficialmente lo scorso novembre, il nuovo progetto Agricacao nato dall’esperienza della famiglia Bardini con Agrimontana, e dal desiderio di rispondere in maniera ancora più incisiva alle esigenze di tutti i professionisti. Avvalendosi di consulenti di alto profilo, fra i massimi esperti del cioccolato in Italia e non solo, Agrimontana è riuscita a coniugare artigianalità ed expertise portando sul mercato una gamma di referenze completa e funzionale.
Una vocazione scritta: Agrimontana e il cioccolato
In realtà, il rapporto tra la famiglia Bardini e la cioccolata ha origini “antiche” e torna, periodicamente, a scandire l’evoluzione dell’azienda. Negli anni ‘60 il fondatore di quella che sarà l’Azienda Agrimontana, Cesare Bardini, sviluppa con successo una realtà commerciale legata a un grande marchio storico di cioccolato italiano.
“Negli anni ’90, dopo l’incontro fatale con il marron glacé, che ha segnato le sorti della nostra famiglia, e con Agrimontana già protagonista del mondo della pasticceria, nostro padre incrocia la strada di questa celebre azienda francese di di cioccolato ad uso professionale introducendola sul mercato nazionale, e contribuendo al suo sviluppo da realtà di nicchia in uno tra i principali player del settore” racconta Luigi Bardini, direttore generale dell’azienda, che prosegue: “poi c’è stato un terzo contatto più recente con i nostri soci, la famiglia Illy, che hanno acquisito Domori, al lancio della cui linea professionale abbiamo contribuito attivamente nell’ambito di una bellissima collaborazione, che ci ha visto anche nel ruolo di distributori. Un’esperienza molto bella, al termine della quale una domanda ha
inviato a girarci per la tasta: ma con tutta l’esperienza accumulata, non era forse arrivato il
momento di metterci in gioco in prima persona?”.
Alle origini della materia prima: il progetto Agricacao
Nasce così il progetto Agricacao, alla cui base troviamo – come era facile aspettarsi vista
la storia dell’azienda – una meticolosa ricerca sulla materia prima: Agrimontana ha infatti.
scelto le migliori varietà di cacao al mondo, impegnandosi a valorizzarne le origini e i profili
aromatici. “La naturalità è uno dei cardini delle produzioni Agrimontana, che da oltre 50
anni, ha scelto di lavorare senza utilizzare additivi di sintesi, coloranti, aromi artificiali. Una
filosofia che applichiamo a tutti gli ambiti della nostra produzione, e che ovviamente
abbiamo declinato anche alla cioccolata”, commenta Chiara Bardini, General manager
dell’azienda. Fondamentale, con questo approccio, la selezione della materia prima,
legata ovviamente al tema delle piantagioni.
“La nostra è stata una scelta di campo radicale – prosegue Luigi Bardini -, che ha portato a orientarci verso piccole piantagioni, molte delle quali scoperte e segnalate da Davide Comaschi che, con grande onestà intellettuale, ci ha detto ‘guardate che il cacao buono lo si prepara là, nella piantagione, e
negli impianti di trasformazione devi stare attento a non rovinare le eccellenze che trovi sul campo’. In questo senso, una realtà come la nostra è agevolata proprio dalle piccole dimensioni. Processi delicatissimi come fermentazione e essiccazione fatti su quantitativi di prodotto limitato consentono di ottenere risultati eccellenti, e lo stesso vale per il concetto di monorigine, sul quale è possibile avere un effettivo controllo solo nel momento in cui i numeri di prodotto lavorato sono bassi. Tutto ciò contribuisce a ottenere quell’esatto profilo aromatico che andiamo cercando e ovviamente quell’eccellenza che il vero professionista sa riconoscere”.
“È un lavoro molto faticoso – conclude il direttore generale – , ma il bello del nostro lavoro è proprio ottenere un risultato finale capace di stupire e emozionare, e solo così è possibile ottenerlo”.
Omaggio alla competenza femminile
Neanche a farlo a posta, le piantagioni scelte per Agricacao sono tutte gestite da donne, peculiarità alla quale è stato reso omaggio scegliendo, per ogni referenza Agricacao, un nome femminile e il fiore simbolo del paese di provenienza. Così, Victoria e Floria richiamano l’Ecuador, Milagros celebra il Perù, Akan rappresenta il Ghana, e Aristid rende omaggio al Camerun.
“Il riferimento floreale è in qualche modo un messaggio subliminale della nostra volontà di lavorare un cacao fortemente profumato, aromatico. Perché alla fine, il nostro obiettivo sono certo la qualità, la naturalità e la salubrità alimentare, ma il fine ultimo, dobbiamo ammetterlo, con tutte queste premesse, resta comunque cercare di stupire i clienti, e stupire anche i loro di clienti che assaggiano il prodotto trasformato con sapienza” conclude Luigi.
La gamma di prodotti
In linea sono già disponibili tre referenze di cioccolato bianco: Bianco Alpi, prodotto con
latte italiano di filiera alpina piemontese; Bianco FG, sviluppato con il chocolatier MOF Fabrice Gillotte; e Bianco Caramel, dal gusto caramellato. La selezione Gourmet Agricacao include ingredienti a base cacao realizzati con ricette più complesse: Gianduja latte per i lievitati, cacao in polvere, crema bitter e granella di cioccolato per gelateria. Altra novità sono i cioccolati vegan Almondcoa, proposti in versione bianca e classica che, come Bianco Caramel, portano la firma del chocolatier francese Julien Dechenaud.
Nel 2025 la gamma per il professionista sarà ampliata con l’introduzione di cioccolati a forte connotazione aromatica. I percorsi di agricacao si arricchiranno di referenze monorigine realizzate con fave provenienti da Venezuela, Ecuador, Perù, Costa Rica, fra i principali paesi produttori di cacao pregiato, ma anche selezioni create a partire da fave raccolte e trattate in Africa (Ghana, Camerun) per dare all’artigiano quell’ampiezza di assortimento che permette di coprire l’insieme delle produzioni in pasticceria, cioccolateria e gelateria. Novità assoluta saranno i cioccolati vegan Almondcoa proposti in versione bianca e classica, che assieme al Bianco Caramel, sono stati messi a punto e firmati dal
chocolatier francese Julien Dechenaud, altra firma eccellente della linea Signature.
“Il confronto attivo con i professionisti, per Agrimontana è da sempreun modus operandi, l’unico che permetta di fornire gli ingredienti adeguati alle loro esigenze. Creiamo a partire dai loro suggerimenti, siamo a loro disposizione con la nostra R&D interna per proporre novità e ricettazioni corrispondenti ai loro bisogni e alle tendenze del mercato, selezioniamo materie prime dei loro territori. Con Agricacao vogliamo spingere anche oltre queste collaborazioni virtuose e presentiamo numerose referenze Signature, firmate in partnership con grandi nomi del mondo del cioccolato in Italia e in Francia” sottolinea Luigi Bardini.
“Poter partecipare fin dagli inizi a un progetto così ambizioso che unisce cultura del cioccolato, competenza, passione e artigianalità è un vero privilegio – commenta Davide Comaschi -. Con la famiglia Bardini ci conosciamo da tempo, il loro impegno per l’eccellenza e il loro spirito imprenditoriale sono noti nel settore e non solo, è per me fonte di orgoglio essere parte di questo nuovo, grande progetto nel mondo del cioccolato”.