Da piccolo forno a multinazionale della bakery, quella di Morato Group è una delle tante belle storie offerte dal panorama imprenditoriale italiano. Il fondatore, Luigi Morato, era un giovanissimo artigiano quando nel 1970 aprì la sua prima bottega a Vicenza, seguita cinque anni dopo dalla seconda e poi pian piano da una vera e propria ‘fabbrica del pane’ che ebbe la concretizzazione, oggi ben visibile dall’A4, nella realizzazione dello stabilimento di Altavilla Vicentina che rappresenta tuttora l’headquarter di un gruppo andato ben oltre i confini della pur importante provincia di Vicenza.
I numeri sono eloquenti: oltre 400 milioni di ricavi, per la metà generati al di fuori dei confini italiani, con la conquista della seconda posizione assoluta come player nel mercato della panificazione industriale in Italia e in Spagna. E poi 19 stabilimenti in Europa con 49 linee produttive e oltre 1.500 persone in organico: E adesso cosa accadrà? Lo abbiamo chiesto, in quest’intervista, a Stefano Maza, Ceo di Morato Group.
Come procede il piano di sviluppo di Morato Group e su quali obiettivi si sta focalizzando?
La nostra filosofia è quella di sviluppare il Gruppo all’insegna di eccellenza, qualità, sicurezza e responsabilità. Se troviamo sul mercato realtà che riteniamo possano farci fare un salto di qualità, studiamo attentamente le condizioni dell’acquisizione e procediamo, stando però bene attenti a valutare la compatibilità dell’azienda all’interno del nostro Gruppo. Uno dei nostri obiettivi è infatti uno sviluppo armonico e sinergico, in cui le diverse aziende lavorino in un’ottica di integrazione sempre maggiore. Nei prossimi anni continueremo la nostra strategia di espansione nei mercati ad alto potenziale con focus principale sul mercato europeo, attraverso investimenti crescenti e presidio diretto. Importanti investimenti saranno destinati anche ai nostri stabilimenti, per migliorarne l’efficienza e aumentare la capacità produttiva, con l’obiettivo di sostenere la crescita dei nostri brand e del business b2b.
Quali sono i trend emergenti del vostro settore di riferimento e quali, invece, quelli che si stanno consolidando?
Il presidio dei segmenti ad alto valore aggiunto e a maggiore crescita – come quello del free from food – rappresenta oggi uno dei nostri obiettivi strategici: possiamo infatti contare su 5 stabilimenti dedicati al senza glutine per rispondere con competenza e specializzazione alle richieste di consumatori e partner. Oggi c’è sempre più attenzione a temi come salute e benessere e questo si riflette anche nel nostro settore di riferimento, la bakery, in cui le scelte di consumo si orientano sempre di più verso prodotti in grado di coniugare gusto e benessere. La sfida è puntare sull’innovazione in un settore che di per sé è molto tradizionale come quello del pane.
A oggi come si suddivide il giro d’affari tra Italia ed estero?
Un elemento da sottolineare nel nostro modello di business è proprio il peso del comparto estero, pari al 50% del giro d’affari. In un tempo relativamente breve, meno di 5 anni, siamo infatti passati da una logica di puro export alla presenza diretta nel mercato e il fatturato, nello stesso periodo, è lievitato. Avere siti produttivi sul territorio si dimostra un grande punto di forza per l’azienda sia per il valore generato, sia perché offre ulteriori opportunità commerciali e distributive. Spagna, Francia e UK rappresentano i paesi principali e registrano anche i maggiori tassi di crescita. Siamo inoltre presenti in Germania e nei paesi dell’est Europa.
Quali sono le linee strategiche future di Morato Group?
Ci sono le possibilità per continuare a crescere e abbiamo la ferma volontà di centrare i nostri obiettivi, attraverso ulteriori acquisizioni e soprattutto attraverso gli investimenti, perché oggi investire in una linea nuova è una scelta win-win in quanto determina una crescita di fatturato e al tempo stesso un miglioramento del livello di servizio ai clienti già acquisiti e nei mercati che stiamo servendo. Questi investimenti sono necessari perché oggi il problema dell’Europa è disporre dei volumi in grado di soddisfare una richiesta sempre crescente nel mercato del pane. Il nostro gruppo è intenzionato a mettere in pista, nei prossimi anni, una serie di investimenti importanti nella direzione del miglioramento e della creazione di queste nuove linee produttive che rappresentano la base per intercettare una domanda in pieno sviluppo.
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