SPECIAL SKILL | INTERNAZIONALITÀ |
Classe | 1997 |
Titolare o contitolare? | No |
Esperienza nel settore | 8 anni |
Web/social azienda | IG: @pasticceriadinovo |
Web/social personale | IG: @jacopo.dinovo |
Segni particolari | In movimento continuo verso nuovi orizzonti |
Progetti futuri | Continuare a formarsi con esperienze all’estero e aprire una propria attività concentrandosi sul pane |
Motto | Non so dove mi porterà la vita. Vorrei continuare a formarmi e contaminare le mie conoscenze con altre esperienze internazionali |
L’energia che trasmette Jacopo Di Novo è davvero rara. Una voglia continua di imparare cose nuove, sperimentare, contemplando orizzonti sconosciuti, per raggiungerli e superarli. Una spinta che lo ha portato per buona parte della sua giovane vita all’estero, a scoprire mondi e ambienti diversi, a partire dal suo primo trasferimento a Parigi a soli 19 anni. Un viaggio alla volta delle cucine del Le Georges, ristorante stellato del Four Season dove ha lavorato dapprima in cucina poi in pasticceria al fianco del Chef Patissier Maxime Frederic approcciando i dessert al piatto. Con l’arrivo di Michael Bartocetti per Jacopo si apre la possibilità di occuparsi in maniera diretta dei grandi lievitati, guidando il team che si sarebbe occupato dei panettoni in vista del Natale, e, approcciando anche la panificazione.
Negli anni successivi Jacopo è Chef Patissier per due ristoranti del gruppo Fuga Family, sempre in Francia, progetto che struttura assieme a un gruppo di colleghi e che gli dà modo di approfondire l’aspetto gestionale e di pianificazione di un’attività. Per formarsi
in ambito lievitati, Jacopo frequenta l’INBP, istituto nazionale della boulangerie patisserie,
a Rouen, in Normandia, dove ha la possibilità di approfondire tecniche di lavorazione alternative a quelle imparate in Italia, diplomandosi con una serie di riconoscimenti per merito. Tra le esperienze più recenti, uno stage da Frédéric Kerberenes, campione di Francia di boulangerie, a Nantes e qualche breve periodo di formazione presso l’atelier M’Alice approfondendo il tema materia prima e molitura.
Oggi, dopo aver rilanciato l’attività di famiglia, dichiara: “non so dove mi porterà la vita. Vorrei continuare a formarmi e contaminare le mie conoscenze con altre esperienze internazionali. Tra qualche anno mi piacerebbe aprire una mia attività, concentrandomi sul pane fatto bene”.