Ormai la sana alimentazione è un problema e un tema che coinvolge tutti, dalla piccola alla grande azienda industriale o artigianale che sia. In seguito a questa “tendenza” anche a Cibus, in programma a Fiere di Parma dal 7 al 10 maggio, si sono svolti diversi incontri/convegni sulla nutrizione.
Nell’ambito di Pianeta Nutrizione, il forum multidisciplinare sulla sana e corretta nutrizione che si rivolge a medici e a operatori della salute, sono stati trattati interessanti argomenti per i professionisti, per gli addetti ai lavori e per il pubblico. Tra questi si evidenzia il tema sulle differenze tra maschi e femmine nel modo di alimentarsi che possono avere diverse conseguenze sulla salute. Sono state analizzate le diversità esistenti nella prevalenza e nelle età di insorgenza dei vari disturbi del comportamento alimentare quali per esempio l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il sovrappeso, l’obesità e la sindrome metabolica, quindi, il significato della “nutrizione di genere” e, nel caso di una scorretta alimentazione, sono stati valutati i problemi che ne possono derivare come, per esempio, nella riproduzione sia maschile sia femminile; come il peso corporeo sia in eccesso sia in difetto possono essere causa di infertilità sia maschile sia femminile e delle relazioni tra disfunzione erettile, obesità e rischio di malattie cardiovascolari sia dal punto di vista dei meccanismi fisiopatogenetici sia del significato clinico.
Un altro convegno dal titolo “Sana Nutrizione, Elisir di Lunga Vita” ha posto in evidenza come un’alimentazione scorretta può essere causa di malattie che riducono le aspettative di vita: tra queste, le più importanti sono sicuramente le malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, il diabete e i tumori. Gli studi clinici presentati hanno dimostrato come una sana alimentazione possa contribuire ad allungare sia le aspettative sia la qualità della vita stessa. In particolare, sono analizzati i meccanismi bio-energetici cellulari con particolare riguardo alla mitocondriogenesi coinvolti sia nel processo di invecchiamento sia nell’obesità e di come tali meccanismi siano modulati sia dalla restrizione calorica sia dall’esercizio fisico. Un aspetto importante della discussione ha riguardato la dieta mediterranea e la sua capacità di incidere sulla longevità attraverso la riduzione del rischio di mortalità e di morbilità per obesità, tumori patologie cardiovascolari e ischemiche, patologie metaboliche, ecc. facendo così in modo di migliorare non solo le aspettative di vita, ma anche e soprattutto la qualità della vita con implicazioni notevoli sulla sostenibilità della spesa sanitaria nazionale. Sono stati in esame anche importanti aspetti psicobiologici dell’invecchiamento che possono determinare scelte alimentari non corrette e pertanto influenzare la longevità e lo stato di salute.
L’obesità può determinare una serie di complicanze a livello di vari organi e apparati in età pediatrica e nell’incontro dal titolo “Bambini e obesità” è stato posto l’accento sulla prevenzione e sul coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, dalle autorità sanitarie a quelle che regolano la produzione e la distribuzione dei prodotti alimentari; dalla scuola agli esperti di urbanistica, dal mondo sportivo ai mass media e soprattutto alle famiglie.
Il convegno su “Sinergie Nutrizionali e di Allenamento per la Forza”, partendo da un’esperienza pratica “da campo” ha introdotto le basi dei concetti fisiologici della forza muscolare e delle possibili strade per allenare questa particolare caratteristica, combinata con una composizione corporea capace di supportare le espressioni biochimiche della potenza muscolare. Le informazioni raccolte nelle palestre e sui campi di allenamento sono indispensabili per ottimizzare programmi di allenamento “adattato” al mantenimento delle caratteristiche di forza in soggetti anziani che si avviano a una condizione di ipotonicità muscolare, decremento della forza e sarcopenia, con la progressiva e inevitabile esclusione di questi soggetti dalla normale vita di relazione con conseguenze sociali imponenti. Anche lo studio della composizione corporea in soggetti anziani e a rischio di sarcopenia, darà l’occasione di individuare strategie “farmacologiche” che avranno come fondamento allenamenti mirati e introduzione di nutraceutici antiossidanti.
La crescita della cultura alimentare nella popolazione rappresenta il prerequisito per un più corretto approccio alle scelte alimentari anche in funzione dei possibili impatti positivi o negativi che queste hanno in materia di benessere o di malattia. L’informazione nutrizionale in Italia e nel mondo è caratterizzata da una estrema confusione anche perché drogata da interessi economici che spesso indirizzano i consumi in direzioni opposte a quelle compatibili con il benessere. L’autorità sanitaria europea in materia di nutrizione (EFSA) ha recentemente regolamentato questa tematica per migliorare lo stato di nutrizione della popolazione basandosi su un corretto approccio di medicina basata sulle evidenze. Pertanto durante l’incontro “Etichettatura nutrizionale e i claims pubblicitari” sono state esaminate ricerche scientifiche che permettono di vantare proprietà benefiche per questo o quel prodotto alimentare (claims) e come l’etichettatura nutrizionale dei vari prodotti possa contribuire a scelte alimentari più adeguate alla salute. Il Simposio si è avvalso del contributo di esperti delle più importanti Istituzioni nazionali e internazionali quali per esempio l’EFSA, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Nazionale per la Ricerca sull’alimentazione e la Nutrizione oltre che di esperti del mondo accademico ed imprenditoriale.