Un forno in ogni quartiere di Milano: sembra essere questo il progetto di Davide Longoni per il prossimo futuro. Una prospettiva di sviluppo a cinque anni che mira a rendere il brand una presenza sempre più capillare in città. Un piano di espansione che, proprio a fine marzo, si concretizzerà in una nuova apertura, quella di Piazza Piemonte, sesto punto vendita milanese.
Una presenza capillare
Un progetto, quello portato avanti da Longoni, nato nel 2013 con l’apertura del primo pdv di Milano in via Tiraboschi. A caratterizzarlo, la scelta di tenere per lo più pane di grosse pezzature, con l’introduzione allora del tutto innovativa del Muro del Pane: una parete con i pioli che consente di esporre i pani in verticale, inserendone fino a 100 kg in 3 metri per 1 metro e 20, e che permette di raccontare il prodotto in maniera inedita rispetto ai classici cesti. Un’ulteriore spinta all’attività è stata data dall’apertura del laboratorio di via Tertulliano, all’interno di uno spazio industriale dagli ampi margini di manovra.
“Avere un laboratorio staccato dal negozio ci ha liberato dal nanismo che ci aveva guidato fin lì e ci ha permesso di immaginare una produzione per una distribuzione nostra – ha spiegato sui social Davide Longoni –. Nel giro di poco tempo il laboratorio si è ampliato da 100 a 300 mq, arrivando agli odierni 600 mq più gli uffici, e all’apertura di un negozio all’anno”. Ad oggi, oltre al laboratorio, sono attivi i pvt di via Tiraboschi, Santa Maria del Suffragio, Bronzetti, Mercato Centrale e San Michele del Carso, al quale si va ad aggiungere appunto la nuova apertura di Piazza Piemonte, per un totale di 65 dipendenti, che diventeranno presto 100, 6 milioni di fatturato, 1000 chili di pane venduti ogni giorno con picchi di 1500 il sabato.
La rete come modello di crescita
Il panificio come luogo di incontro e cultura. È questa la forza motrice che spinge il progetto di Davide Longoni verso nuovi traguardi. Una prospettiva umanista, quindi, che traspare da ogni iniziativa dell’imprenditore. Come nel caso di PAU e Breaders, progetti che lo vedono coinvolto in prima persona, emblematici della sua vocazione alla condivisione e al fare rete. Per quanto riguarda i piani di espansione nel prossimo futuro, quindi, Longoni ha dichiarato: “Ho in mente almeno altri quattro-cinque forni, idealmente ne vorrei uno in ogni quartiere: i panifici diventano dei luoghi di relazione che fanno stare meglio la comunità”.