Vetrina reale o vetrina virtuale? Il dibattito a Sigep 2024

Dibattito e scambio di opinioni per un nuovo spazio interpretativo, dove la pasticceria del futuro incontra la comunicazione
Vetrina reale o vetrina virtuale? Il dibattito a Sigep 2024

Nel dolce e innovativo contesto di SIGEP 2024, dove la pasticceria diventa il pretesto per parlare di tecniche e innovazione del settore, domenica 21 gennaio presso la Vision Plaza in Hall Sud, si è discusso di un tema molto caldo e sentito negli ultimi tempi: vetrina reale vs vetrina virtuale. 

Il talk a cura di APEI , con la partecipazione d’eccezione del Maestro Iginio Massari, ha ospitato figure di spicco del momento: dall’imprenditore Enrico Cerea, al cioccolatiere Guido Castagna, passando per il gelatiere Eugenio Morrone e al maestro gelatiere Vincenzo Pennestrì, che si sono confrontati sui temi di comunicazione e digitale in pasticceria, dove il virtuale può aiutare alla valorizzazione del reale.

È tutta questione di vetrina: l’alta pasticceria incontra la realtà virtuale 

Reale o virtuale, sembrerebbe che si tratti sempre di vetrina, ovvero lo strumento attraverso cui il cliente è portato all’acquisto. “Se una volta si sperava di attrarre l’attenzione dei passanti con la vetrina per le strade della città, ora sono i clienti che, senza il bisogno di passeggiare e passare davanti al negozio, vengono a contatto con la vetrina virtuale. Dobbiamo per questo ringraziare gli algoritmi dei social e del virtuale che indirizzano e accompagnano il cliente direttamente nell’azienda e quindi al prodotto stesso”, afferma il Maestro Massari. 

“Vetrina virtuale significa entrare nelle case della gente” e così ha deciso di fare lo stesso Massari con il nuovo progetto di realtà virtuale attraverso il quale è possibile creare una torta di compleanno o matrimonio direttamente da un database. Una nuova modalità di creazione e produzione che porta la pasticceria nell’ancora sconosciuto mondo del metaverso, mantenendone sia il canone di bellezza che la perfezione estetica, così come la raffinatezza nel gusto. Un’esperienza 3D by Iginio Massari a breve visitabile con un semplice click. 

Pasticceria e comunicazione: un connubio vincente 

Gli ingredienti alla base di un’attività sono il prodotto e la sua comunicazione. Se fai una cosa buona ma non sai comunicare è un lavoro fatto a metà – così spiega il Maestro Massari, che ha fatto della comunicazione il fulcro della sua carriera –. La comunicazione è la goccia continua che va ad alimentare la curiosità verso un determinato prodotto, ma deve essere sempre veritiera”. 

Ecco dunque che la pasticceria diventa un vero e proprio strumento di comunicazione, dove i social media ricoprono un grande ruolo. Approdati nell’era della velocità della comunicazione, essenziale sarà il collegamento diretto tra il negozio virtuale e quello reale, dove la vetrina virtuale gioca uno step fondamentale di promozione e rafforzamento della brand identity del marchio. Oggi non si pensa solo al prodotto, ma a come può essere descritto e fotografato al meglio per diventare ‘instagrammabile’ e quindi collezionare views e cuori sui social. L’estetica non si può infatti trascurare, partendo dalla vetrina reale, dove forme e colori sono studiati attentamente per attirare il cliente.

Anche le gelaterie parlano di comunicazione 

“Anche la gelateria si è adeguata ai tempi della comunicazione, importante soprattutto per descrivere i prodotti e le materie prime che andiamo ad utilizzare – continua sul tema Eugenio Morrone –. Il contributo essenziale della comunicazione in gelateria è iniziata per noi da un’esigenza. Il periodo del Covid-19 ci ha infatti insegnato che a banchi spenti avevamo un altro modo di descrivere il gelato, attraverso la comunicazione”. Un’altra modalità per far capire ai clienti ciò che sta dietro al bancone e al prodotto che loro gustano con semplicità. 

“Ma per ottenere dei risultati anche nella vetrina virtuale è necessario che il nostro cliente sappia quanto sia importante questo passaggio”. Una connessione che permette agli utenti di entrare nelle vetrine o viceversa, portare le vetrine nelle case della gente. Creando un rapporto diretto di fidelity tra il negozio e l’acquirente vicino o lontano. 

© Riproduzione riservata