Mignon alle Mura è la nuova sede, a Roma Termini, della pasticceria di origine napoletana “Mignon”. Maria Acquaviva, la CEO, va particolarmente orgogliosa del progetto. Un progetto costruito insieme a Roberta Virgilio, Brand Manager del gruppo, e alla pastry chef Alessandra Iasiello. Hanno infatti delineato un format con l’obiettivo di valorizzare la sostenibilità in ottica di arredamento. Ma anche offerta al cliente e di personale.
NE PARLIAMO CON MARIA ACQUAVIVA
Mignon alle Mura è stato pensato, a iniziare dall’arredamento, in ottica 100% sostenibile…
Esatto. In primis Mignon alle Mura è stato pensato “in dialogo” con le Mura Serviane e il “Dinosauro” della Stazione. Scegliendo materiali, forme e colori per minimizzare l’impatto visivo e ambientale. L’arredamento e i complementi sono costruiti con legnami e materiali certificati, riciclabili e riutilizzabili. Gli stessi pavimenti sono stati realizzati in ceramica bioattiva certificata ed ecocompatibile, con caratteristiche antibatteriche e autopulenti. L’ottimizzazione dei consumi è garantita anche da un’illuminazione ad alta efficienza. Oltre che da macchinari a risparmio energetico e macchine 4.0. In linea generale, siamo sempre stati attenti al tema della sostenibilità. Questo anche prima che se ne parlasse così tanto. Ci siamo concentrati in primis sulla parte di packaging ed eliminando la plastificazione dagli imballi.
Una filosofia che avete applicato anche nella scelta della proposta al cliente?
Certo, i prodotti di pasticceria, la carta per il pranzo e gli aperitivi sono costituiti da ricette realizzate con ingredienti biologici e a Km0. Dove possibile sempre tracciabili. Inoltre, lavoriamo con fornitori che sposano la stessa filosofia. Come Mogi Caffè. Si tratta di una società benefit in chiusura del processo di certificazione BCorp, con una filosofia d’impresa dichiaratamente sostenibile e inclusiva. Sostenibilità e imprenditorialità femminile si intrecciano nella selezione di caffè organici certificati. E in un impegno concreto verso l’ambiente e la società, con particolare riguardo all’inclusività.
Un impegno che anche voi condividete…
La pasticceria è un mondo maschile. Il nostro obiettivo principale è invece creare una realtà a misura di donna. In mezzo alla valorizzazione di tutti i dipendenti, i problemi prettamente femminili vengono trattati con particolare attenzione. Per Mignon alle Mura abbiamo iniziato a parlare con associazioni che aiutano donne vittime di violenza. Stiamo conducendo delle prove con l’obiettivo dell’inserimento in negozio, come abbiamo già fatto con due ragazzi immigrati provenienti da un’altra comunità. In linea generale, vogliamo lasciare i dipendenti liberi di esprimere la propria storia e personalità, anche sul posto di lavoro.