Si arriva a Trapani, la città del sale e della vela, al far della sera, accolti da un meraviglioso tramonto. L’ occasione per il viaggio è offerta dall’invito della Camera di Commercio di Trapani e dal Comune di Marsala per promuovere la manifestazione Siciliamo, ovvero i sapori, i profumi e la cultura siciliana. Quest’anno la rassegna, giunta alla sua terza edizione, ha voluto rendere omaggio al 150° anniversario dell’Unità di Italia, rievocando lo sbarco dei Mille a Marsala. Così la cittadina, che tanta importanza ha avuto nella storia del Risorgimento italiano, dall’11 al 15 maggio, è diventata la capitale del food di qualità, proponendosi come momento importante per le imprese locali per stringere rapporti commerciali e migliorare la propria visibilità. Per il Presidente della Camera di Commercio di Trapani Giuseppe Pace: “Con Siciliamo abbiamo dato vita ad una manifestazione che coniuga i due asset del nostro territorio, enogastronomia e turismo, comparti in crescita nel trapanese, sui quali occorre puntare”. Incontriamo donne e uomini molto diversi, ma accomunati dal volere fare conoscere il lato migliore della loro terra. L’impatto visivo di Trapani, di Marsala, delle saline, di Mazara del Vallo – il cui centro è stato trasformato in pochi anni in un vero gioiellino, esempio di integrazione con la popolazione tunisina- , consente entusiasmi.La consapevolezza di vivere in una terra ricca di cultura, di prodotti tipici e di tradizioni ha fatto sì che si sia giunti all’organizzazione di una manifestazione come Siciliamo. La Camera di commercio di Trapani, il comune di Marsala credono fortemente nella possibilità di una rapida crescita economica di una zona della Sicilia, che vuole farsi conoscere in Italia e all’estero. Il compito di noi giornalisti non è solo quello di promuovere un territorio tutto da scoprire al di là delle proposte di villeggiatura marittima, ma anche quella di rassicurare chi ha intenzione di visitare quei luoghi: la guerra è lontana e le forze dell’ordine stanno facendo un ottimo lavoro per assicurare sia il diritto alla tranquillità di chi abita o visita la Sicilia, sia il diritto all’asilo di chi fugge da situazioni di guerra o di miseria estrema.
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