Con l’accordo Venchi e Intesa San Paolo vogliono sostenere le aziende della filiera nel post-Covid. A supporto le migliori soluzioni per la ripartenza
Venchi, azienda nota per prodotti al cioccolato di qualità, ha da poco stretto un accordo con Intesa SanpAolo. L’iniziativa vuole contribuire a facilitare l’accesso al credito alle aziende che partecipano al processo di distribuzione del brand piemontese.
LA FILIERA
L’accordo raggiunto tra l’azienda piemontese e il gruppo bancario coinvolgerà circa 6mila rivenditori dei prodotti Venchi, distribuiti su tutto il territorio nazionale, i quali potranno avere dal gruppo bancario Intesa Sanpaolo un migliore accesso al credito, ma anche finanziamenti in tempi rapidi e velocità nel ricorso alla liquidità necessaria. Previste anche condizioni migliorative, il tutto garantito dall’appartenenza a una solida catena produttiva.
L’OPINIONE DI VENCHI
Il Ceo di Venchi, Daniele Ferrero, ha così dichiarato: «La nostra è un’impresa che si situa al centro del sistema economico nazionale e si sente profondamente legata a esso. Questo non è che uno dei modi in cui lo dimostra. Offrire ai nostri rivenditori strumenti innovativi ed efficaci come quelli messi a punto con Intesa Sanpaolo, significa supportarli concretamente nella ripartenza. Allo stesso tempo ciò consentirà a noi di mantenere un presidio capillare su tutto il territorio nazionale».
DICHIARAZIONE DI INTESA SANPAOLO
Stefano Barrese, responsabile della divisione banca dei territori di Intesa Sanpaolo, spiega: «Supportare la ripartenza di una realtà come Venchi significa contribuire al rilancio di un’eccellenza alimentare del Made in Italy. Le Pmi che riescono a strutturare forti legami con la filiera ne ricavano stimoli di crescita importanti. Al contrario, un basso coinvolgimento tra imprese porta a risultati limitati e limitanti, con bassi contributi in termini di innovazione. Questa è l’idea alla base del Programma sviluppo filiere e delle iniziative di Intesa Sanpaolo per valorizzare la rilevanza di questi rapporti nell’ambito di realtà d’eccellenza».