L’eterno dilemma, piacere o salute, aleggia sul momento della colazione. Privilegiare il benessere o cedere alle tentazioni della gola?
Scegliere un pasto sano ed equilibrato o lasciarsi coccolare da creme, grassi e zuccheri? È innegabile che sia in atto un mutamento tra i consumatori che, ispirati a nuovi valori sociali e ambientali, cambiano il loro approccio alla spesa. Lo rilevano i dati dell’Osservatorio Immagino GS1 Nielsen che rileva come si stiano costituendo delle “tribù alimentari”, formatesi sulla base di principi comuni e comportamenti simili. Si tratta di persone che ricercano nell’acquisto claim ben precisi, che identificano prodotti idonei alla dieta vegetariana o vegana, kosher, halal o ancora biologici. I dati dell’Osservatorio affermano che, nell’anno terminante a giugno 2018, tra supermercati e ipermercati i prodotti che riportano in etichetta uno dei claim monitorati hanno generato oltre 2,3 miliardi di euro di vendite e sono cresciuti del +8,9%. Numeri rilevanti, ma c’è l’altra faccia della medaglia: sempre secondo Immagino, accanto all’attenzione agli ingredienti, all’origine, agli allergeni, ai claim legati al benessre, all’ecologia e al lifestyle, inizia a farsi strada la considerazione degli aspetti sensoriali, tanto che le industrie hanno iniziato a riportare in etichetta informazioni riguardanti la texture e la consistenza dei prodotti, utilizzando aggettivi che suscitano appeal nel consumatore: cremoso, croccante, vellutato, etc… Due tendenze apparentemente divergenti che l’industria alimentare sta cercando di conciliare.
Nel settore della croissanteria surgelata, per esempio, si stanno affermando prodotti come cornetti e fagotti con impasti integrali e multicereali che nascondono un cuore di cioccolato o confettura, croissant vegani con farciture da “acquolina in bocca”, prodotti classici arricchiti con ingredienti funzionali. E ancora, clean label, attenzione all’ambiente e molto altro. Tutto per consentire al consumatore di seguire uno stile di vita più sano ed etico, senza rinunciare al gusto. Le scelte di consumo degli italiani sono caratterizzate da una dicotomia che si accentua ancora di più al momento della colazione: la ricerca di alimenti sani è massima, ma la colazione legittima anche la coccola e la trasgressione. Da un lato si ricerca tutto ciò che è collegato agli aspetti salutistici e di benessere; dall’altro, il consumatore italiano non vuole rinunciare all’aspetto sfizioso e di concessione per il pasto più importante della giornata, privilegiando prodotti golosi, realizzati con ottimi ingredienti e farciture gustose.