Il tuo locale è #instagrammabile?

Il tuo locale è #instagrammabile?

Instagram, social network basato sulla fotografia e l’immagine, si sta imponendo, con forza sempre maggiore, come mezzo di comunicazione imprescindibile per raggiungere le vette del successo di locali e ristoranti (#instagrammabili)

Siamo ormai tutti consapevoli di vivere in un’epoca in cui la comunicazione virtuale sta eguagliando, se non surclassando, la comunicazione reale. La nostra percezione della realtà passa inevitabilmente attraverso i social media. Sono Facebook e Instagram le fonti che consultiamo prima di approcciarci a qualcosa di nuovo, che sia una persona, un ristorante o un locale.

E questo vale soprattutto per i cosiddetti Millennials, ovvero i nati tra l’inizio degli anni ’80 e il 2000 (dai diciassettenni ai quarantenni), che sono anche i più assidui frequentatori di pub e locali notturni.

Per quanto riguarda il mondo eno-gastronomico stiamo assistendo ad un fenomeno, principalmente americano, che porta il nome di “foodporn”: cibi e bevande dai colori sgargianti, straripanti di creme arcobaleno, riscuotono sui social un successo straordinario. Non importa la materia prima con cui sono fatti, non importa quanto colorante ai limiti del tossico contengano, non importa nemmeno il gusto. L’unica cosa che veramente importa, è che vengano bene in foto, che siano cioè instagrammabili.

Giusto per fare un esempio, lo scorso luglio abbiamo assistito allo stratosferico (e vagamente assurdo) successo del latte blu, lanciato dal bar Matcha di Melbourne, in Australia: un latte a base di zenzero limone, latte di cocco, agave e polvere di alghe blu, dal retrogusto aspro, venduto al vertiginoso prezzo di 6€ al bicchiere. Perché assaggiarlo quindi? Per fotografarlo! Quasi tutti i clienti che l’hanno ordinato ne hanno postato una foto su Instagram.

Questo fenomeno apparentemente deprecabile non è da sottovalutare, e ci dice, anzi, molto su quale sia l’appiglio comunicativo da sfruttare per far breccia nell’occhio dei nostri followers. Se ci stiamo abituando a mangiare e bere in primis con gli occhi, ecco che Instagram diventa un meraviglioso strumento di marketing, da usare a nostro vantaggio: facile, accessibile, gratuito, istantaneo.

Utilizzato nel modo corretto Instagram permette di creare un rapporto di complicità tra il locale e il cliente: condividere la ricetta di un cocktail o un momento della vita quotidiana dello staff, denota la disponibilità da parte del locale a condividere la propria esperienza con tutti coloro che ne siano interessati e, di conseguenza, predispone il cliente ad un atteggiamento favorevole.

Fotografare e postare i prodotti principali, le materie prime utilizzate, le tecniche “segrete” che stanno dietro le quinte delle preparazioni, è un forte segnale di trasparenza e di sicurezza, che stimola la fiducia degli avventori.

Ma per far sì che anche i clienti fotografino e postino drink e pietanze, e tagghino il nostro locale, è naturalmente fondamentale servire cose esteticamente belle e fotografabili, quindi Instagrammabili.

Il ristorante israeliano Carmel Winery ad esempio, ha creato nel 2015 un concept chiamato Foodography finalizzato ad attirare proprio i clienti più avvezzi ad Instagram: si trattava di un intero menù servito in stoviglie speciali, disegnate apposta per permettere di scattare foto di qualità professionale attraverso lo smartphone. Il risultato? 400.000 dollari di promozione gratuita, grazie alla visibilità sui media globali, e un aumento delle vendite del 13%.

Se i clienti visitano il profilo Instagram di un locale alla ricerca di stimoli, quello che bisogna fornire loro è la promessa di vivere un’esperienza piacevole e gratificante attraverso le foto e i video più accattivanti possibili.

Se poi tale promessa soddisferà le aspettative dell’utente, ecco che avrete un locale #instagrammabile!

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Di Marianna Zarini

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