Questa la foto di un gelato come viene servito nel Magnum store di Roma (nello specifico con granella di mandorle, waferini e flakes). Punto vendita uguale a quelli aperti a Napoli, Firenze, Milano e Venezia. Al grande banco, in bella vista, una carrellata di granelle per tutti i gusti che vengono selezionate dal cliente e letteralmente shakerate dal commesso, proprio come un barman. Lo stesso commesso, poi, con abile gesto, scarta espressamente un Magnum confezionato (a scelta vaniglia o cacao) e lo intinge nel cioccolato fuso – a scelta al latte, fondente e bianco – per poi ricoprirlo con il “cocktail” di granelle e decorarlo con fili di cioccolato che fa colare da un cucchiaino. L’ultimo tocco da maestro lo dà con la pinzetta ponendo sul gelato una targhetta di cioccolato, con la M di Magnum ben impressa. Et voilà: lo spettacolo è concluso, il cioccolato che avvolge il gelato si è rappreso e al morso regala una piacevole croccantezza che ben si sposa alla pastosa scioglievolezza dell’interno e al gustoso mix di granelle personalizzato. Costo: 4 euro al pezzo. Riflessione: un colosso come Algida dimostra che contano più le nuove idee che le vere novitá. E ogni gelateria artigianale ha la possibilità di essere ancora più creativa, senza grandi investimenti e tanto coraggio.
Idea banale o geniale? Prendiamo esempio
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