È tornato il Carnevale di Viareggio. Maestoso e grandioso, come vuole la tradizione. Fino al 28 febbraio la passeggiata di Viareggio sarà animata da feste, spettacoli e soprattutto dai carri, mastodontici e incontrastati protagonisti. Ma il carnevale, si sa, è anche il momento per lasciarsi ammaliare dalle tentazioni culinarie, preferibilmente dolci, tendenzialmente fritte. Così Viareggio, capitale delle sfilate carnevalesche, non delude nemmeno sotto l’aspetto gastronomico: sì ai dolci della tradizione, ma con la giusta rivisitazione. Le chiacchiere nella variante locale si chiamano Cenci: da provare quelli della pasticceria Patalani (Via Zanardelli 183), una delle più frequentate dai viareggini. Patalani ha fatto la storia dell’arte dolce a Viareggio: brioches, biscotti e torte hanno fatto innamorare tanti personaggi famosi negli anni d’oro della mondanità versiliese. Ma c’è di più: se i cenci sono fritti per antonomasia, Patalani propone anche una versione più leggera, al forno, come sono cotti al forno anche gli ottimi bomboloni alla crema. Le Ondine sono invece un altro dolce carnevalesco proposto da Pantalani, il cui nome deriva da Ondina, icona del Carnevale insieme a Burlamacco.
I nostalgici associano i ricordi delle sfilate sui viali a mare alle frittelle di riso, dolce originariamente legato a San Giuseppe, ma che negli anni è diventato caratteristico anche del carnevale: irrinunciabili quelle della storica pasticceria Gambalunga (via Sant’Andrea), nelle varianti con o senza crema. La pasticceria Lombardo (via Coppino 221) propone invece le mascherine dolci: tanto divertenti quanto buone.
Non di solo dolce però si nutre il carnevale, trovarsi a Viareggio è un ottimo pretesto per assaggiare le specialità locali. Di recente apertura è l’Osteria Burlamacco, che si trova proprio nella Cittadella del Carnevale. Il locale si ispira alle osterie di una volta, tingendosi però con i colori della famosa maschera viareggina. Dai tordelli al cacciucco di pollo agli affettati: il menù è ricco di piatti tradizionali preparati con ingredienti rigorosamente a km 0, da gustare nella location perfetta per respirare a pieno il folclore carnascialesco.
A tavola con Burlamacco
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