E’ arrivato il momento di riflettere sul fenomeno del “food”. In questi tempi dove il cibo ha un successo strepitoso, si rischia di perderne il valore culturale. SchioDesignFestival è una manifestazione che può darci una mano a trovare una nuova modalità di parlare di food. Per saperne di più abbiamo intervistato l’avvocato Susanna Tagliapietra, anima del progetto.
Il food può incontrare l’architettura e, in particolare, il design industriale?
L’idea fondante dello SchioDesignFestival è quella di “contaminare” con il design aziende e ambiti industriali che per tradizione non hanno mai frequentato il mondo del design (telecamere di sorveglianza, lavatrici industriali, capanni per attrezzi, carrozzerie…). A ciascuna azienda partecipante sono abbinati un designer senior e un designer junior che si applicano a dare nuova forma a un prodotto e a realizzarne il prototipo che sarà esposto in Fabbrica Saccardo nel corso del Festival (prossima edizione dal 20 febbraio al 1 marzo). Da qui è germogliata l’iniziativa del food design che per noi non è tanto il design della preparazione gastronomica, ma piuttosto un ambito del vero e proprio design industriale, vale a dire la forma industriale dei prodotti e degli strumenti legati al mondo del food and beverage. Gli esempi sono tantissimi. Attrezzi per la cucina: basta pensare alla ricerca che gli chef stellati fanno sulla forma e sui materiali delle pentole o delle stoviglie. Bottiglie ed espositori di vino: un esportatore ha ricevuto la richiesta dal mercato cinese di commercializzare il suo vino in bottiglie placcate oro. L’anno scorso abbiamo ospitato con enorme successo il prototipo di una macchina per la produzione di pasta sfoglia da pasticceria.
Fabbrica Saccardo, dove le idee prendono forma. Ci spieghi il progetto…
Fabbrica Saccardo è un opificio industriale della fine ‘800 legato all’industria della lana che dominava il comparto manifatturiero di Schio in provincia di Vicenza. La ristrutturazione di questo edificio ospita, oltre a uno studio di architettura, un vero e proprio spazio multifunzione con laboratori permanenti di artisti e fotografi, una biblioteca, un lounge bar e una Spa, che la rendono adatta a ospitare meeting aziendali, feste ed eventi culturali di ogni genere.
Come si svilupperà SchioDesignFestival? Quale sarà lo spazio dedicato al food?
L’idea del food è nata lo scorso anno ed è stata tenuta a battesimo da una serata di show cooking con alcuni chef stellati del vicentino. La prossima edizione presenta delle novità rispetto all’anno scorso anche se la preparazione dei piatti e la degustazione avverrà, come sempre, nell’ambito della mostra dei prototipi industriali proprio a suggerire una commistione del tutto. Quanto è importante la formazione per la crescita economica, culturale e sociale del Paese? Ha un’importanza centrale. Io stessa che appartengo al mondo dell’università, e per la mia professione sono a contatto con le industrie soprattutto del comparto turistico, credo moltissimo nella formazione on job e sono promotrice di varie iniziative in questo ambito. SchioDesignFactory è una scuola di design che alterna ai contributi di docenti universitari e professionisti l’esperienza in azienda, dove il designer si confronta da subito con i riscontri pratici del suo progetto (trasporto, materiali, marketing, business plan). La chiamiamo provocatoriamente proprio “scuola” anche per evocare la tradizione delle scuole professionali artigiane che hanno formato i protagonisti di una gloriosa stagione della manifattura italiana che tutto il mondo ci invidia.
Siamo alla quinta edizione della manifestazione, quali sono gli obiettivi dell’edizione 2015?
La manifestazione ha avuto finora 16.000 visitatori. L’evento si svolgerà dal 20 febbraio al 1 marzo, dieci giorni densi di iniziative come performance artistiche e musicali, conferenze, presentazione di libri, la serata food… Il vero obiettivo e la sfida sono quelli di uscire dalla dimensione di “evento-manifestazione” per diventare una realtà permanente, un punto di riferimento stabile per tutte le aziende che intendono ridisegnare un loro prodotto e ripensare la loro stessa immagine industriale.
Schio Design Festival
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