Come cambiano le proposte in pasticceria in tempi di crisi: classic is special

Come cambiano le proposte in pasticceria in tempi di crisi: classic is special

” Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato” Albert Einstein

Oggi le pasticcerie, più di prima, cercano di fidelizzare il cliente, di attirarlo nel proprio locale in diverse fasce orarie. E per fare questo con successo occorrono sempre nuove fonti d’ispirazione. La realtà è dura, segnata da una crisi che continua a mordere. Urge una creatività capace di trasformare il classico in trendy.  Ciò che è classico, semplice, deve trasformarsi in speciale, ricercato. La stessa moda ha smesso di rincorrere l’eccentrico per esaltare ciò che è facile da indossare. Il messaggio diventa: riscoprire la realtà, la quotidianità. Come può farlo la pasticceria? Riscoprendo il rito: il rito del caffè, del croissant caldo e profumato, del gelato, del cioccolatino come consolazione o come messaggio d’amore. Il pasticciere deve imparare a giocare con la realtà. Sì, avete capito bene: giocare. Oggi non si scherza, tutti hanno i piedi per terra,  tutti sognano, ma i sogni si sono ridimensionati. Si riscopre la tradizione, il classico. Attenzione: non è un inno alla noia, alla mancanza di creatività, ma semmai un invito a puntare su gusti conosciuti, riconoscibili e su materie prime di altissima qualità. Non è più l’epoca di dolci sensazionali. Classic is Special, ecco la parola d’ordine per la stagione autunno/inverno. Oggi il cliente sceglie quello che ha sempre amato, teme l’eccentrico. Non vince la proposta impersonale, ma quella che sa esaltare la classicità e la facilità di consumo. Non vi dice niente il successo dello Street Food? Alla fine vince chi è ricco di idee, rielabora la tradizione, la fa rivivere. E’ la novità che ha un sapore di conosciuto. La riscoperta creativa accontenta quasi tutti: il nostalgico e chi ama la novità. Se è vero che la pasticceria, per gli adulti, è spesso sinonimo di nostalgia, di infanzia perduta, i pasticceri devono recuperare, attraverso i loro dolci, il piacere di tornare bambini. Chi è nostalgico non rivive il passato come gli si è presentato, lo reinterpreta, lo modifica senza accorgersene. La nostalgia è un gioco al limite tra il ricordo, la riscrittura attraverso l’immaginazione e la dimenticanza. E in tutto questo il pasticciere? Deve trasformarsi in un giocoliere capace di proporre dolci capaci di creare emozioni, che spesso hanno un legame con l’infanzia.  Di Monica Viani

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