
Il primo atto del ddl conosciuto ai più come “Legge Massari”, approvato lo scorso 10
aprile 2024, è andato in scena oggi a Palazzo Chigi, alla presenza della Presidente del
Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
La legge istituisce infatti il premio “Maestro dell’arte della cucina italiana”, che ha la finalità di valorizzare “L’arte culinaria, nelle sue espressioni, un’eccellenza italiana che coniuga artigianalità e creatività. Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ne sostiene e ne promuove lo sviluppo, orientando la propria azione al recupero delle tradizioni e alla valorizzazione delle relative professionalità”. Viene conferito ai cittadini italiani che si siano in maniera encomiabile distinti nel campo della gastronomia e, con la loro opera, abbiano esaltato il prestigio della cucina italiana, illustrando la Patria e contribuendo a valorizzare l’eccellenza nazionale“.
Legge Massari: ecco i primi 8 iscritti nel registro
Massimo Bottura – Maestro dell’arte della cucina italiana
Piercristiano Brazzale – Maestro dell’arte casearia italiana
Riccardo Cotarella – Maestro dell’arte vitivinicola italiana
Maria Francesca Di Martino – Maestro dell’arte olivicola italiana
Carlotta Fabbri – Maestro dell’arte della gelateria italiana
Iginio Massari – Maestro dell’arte della pasticceria italia
Franco Pepe – Premio maestro dell’arte della pizza italiana
Carlo Petrini – Maestro dell’arte della gastronomia italiana (Slow Food)

Una medaglia per otto categorie di merito
Il premio è costituito da una medaglia di bronzo che presenta, da un lato, l’emblema della Repubblica italiana e, dall’altro lato, il nome della categoria per la quale si viene premiati, ossia gelateria; pasticceria; cucina; vitivinicoltura; olivicoltura; arte casearia. Le candidature riservate a chi presenta determinati requisiti e comunque non meno di quidici anni di comprovata esperienza nel settore, sono valiate da un comitato in carica per tre anni composto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri, che lo presiede; un rappresentante del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; un rappresentante del Ministero delle imprese e del made in Italy; un rappresentante del Ministero dell’istruzione e del merito; un rappresentante di ciascuna delle categorie di merito, che si esprime limitatamente alle candidature relative alla categoria di appartenenza.
Un riconoscimento che non è fine a sè stesso
Non solo un premio: la Legge Massari prevede il riconoscimento ufficiale delle
professioni di pasticciere, chef e artigiano del cibo, così come già avviene in altri
Paesi – non ultimo la vicina Francia, che ha già istituito da tempo il simile “Gran maître
de la cuisine française” e del “Meilleurs ouvriers de France” (MOF). Oltre a ricevere la medaglia, gli otto professionisti del settore saranno infatti abilitati all’insegnamento
negli istituti specializzati, con l’obiettivo di diffondere ulteriormente le eccellenze
italiane, fuori e dentro il laboratorio e la cucina, alle nuove generazioni che approcciano
il settore.
Nel suo intervento a Palazzo Chigi, sottolinea Massari che “la strada per arrivare a
questo momento è stata lunga, un percorso che ha impiegato più o meno ventidue
anni. Un traguardo importante per l’Italia, che può insegnare a molti cosa vuol dire
mangiare sano”.