Pausa caffè? Indagini e tendenze dal mercato

L'indagine realizzata attorno al mondo caffetteria parla chiaro: il caffè è un must per gli italiani. Il settore mantiene lo slancio e l’offerta si amplia con nuove varianti, tra soia e specialty

Pausa caffè? Indagini e tendenze dal mercato

L'indagine realizzata attorno al mondo caffetteria parla chiaro: il caffè è un must per gli italiani. Il settore mantiene lo slancio e l’offerta si amplia con nuove varianti, tra soia e specialty
Pausa caffè? Indagini e tendenze dal mercato

L’indagine esclusiva di Dolcesalato insieme al Consumer Panel di YouGov parla chiaro: il caffè è un must per gli italiani. Senza contare il consumo tra le mura domestiche, fuori casa quasi l’80% (79,7%, pari a circa 47 milioni di persone, ndr) lo sceglie, insieme o in alternativa a bevande della stessa categoria. Questo nonostante il prezzo della tazzina di caffè stia aumentando considerevolmente a causa dei rincari della materia prima, arrivata a quotazioni oltre il doppio rispetto al 2021.

“Il caffè rappresenta la fetta maggiore di penetrazione, con il 78,9% (un punto percentuale in più rispetto a due anni fa). Cappuccino e bevande sostitutive crescono di più, anche se pesano meno in termini di scelta da parte dei consumatori: rispettivamente 46,3% e 22,9%”, spiega Daniela Mastropasqua, Business Development Manager – Consumer and Shopper Intelligence del Consumer Panel di YouGov. Spazio, in ogni caso, ce n’è per tutti: nel 2024 ogni persona ha bevuto in media 2,6 diverse varietà di caffè o cappuccino o bevande sostitutive, e la richiesta di varianti è in continuo aumento, registrando nel 2024 un +14% rispetto al 2022.

Fonte Out of Home Shopper Tracker condotto sul consumer panel di YouGov

Bar e bar tabacchi sono gli esercizi commerciali di riferimento per oltre il 65% di consumatori, mentre il 30% va in pasticceria, segmento che presenta il maggiore incremento in confronto al periodo precedente. Seguono poi i distributori automatici, le aree di servizio e i ristoranti”, spiega Mastropasqua. Un settore, quello legato alle proposte di bevande calde nelle pasticcerie con annessa caffetteria, che ha visto una crescita esponenziale negli ultimi due anni, con un aumento importante anche rispetto a chi è in seconda posizione, ovvero i ristoranti. Complici di questo successo, sono sicuramente la maggior richiesta di qualità e alternative più studiate, per un pubblico che ha iniziato a informarsi e a compiere scelte sempre più mirate. Certo fanno la differenza le competenze dei baristi che hanno un ruolo di educatori “al consumo” verso la clientela. In questo senso, la cultura di base sul caffè, nonché la formazione continua, sono valori imprescindibili per un operatore professionale.

Anatomia del consumo

Sono almeno sei le varietà di caffè più apprezzate dagli italiani: se l’espresso classico è bevuto dal 70% dei consumatori, il 40% apprezza il caffè macchiato latte, seguito a
stretto giro da decaffeinato, caffè corretto e il macchiato soia
. Se per l’espresso si nota
una lieve o nulla differenza di preferenze tra i generi maschile e femminile, il divario maggiore si trova nelle altre scelte: il caffè decaffeinato è prediletto dal 15,2% delle donne, rispetto all’11% degli uomini. Lo stesso vale per il caffè macchiato al latte, che è molto apprezzato in generale, con una penetrazione complessiva del 38,8%: il 44,4% di chi opta per questa variante è donna, contro a un 33% maschile.

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