Tendenze Natale 2024: ritorno alle origini, gusti inediti e proposte da collezione

Dai classici ai gusti più audaci, un'analisi delle tendenze Natale 2024 che stanno caratterizzando i dolci delle feste
Tendenze Natale 2024: ritorno alle origini, gusti inediti e proposte da collezione

Con l’arrivo delle festività, il mondo del dolce si prepara al gran galà del Natale, presentando un mix di proposte che abbracciano il classico, l’audace e l’ecosostenibile. Il panettone, indiscusso protagonista delle tavole natalizie, si rinnova anche quest’anno nelle tendenze Natale 2024 tra ricette tradizionali, sperimentazioni gastronomiche e packaging sostenibili, rispondendo a un pubblico sempre più attento alla qualità e alla personalizzazione.

Il Natale 2024 si conferma un momento di grande fermento per il mondo della pasticceria: dai dati raccolti da diverse aziende e pasticcerie, emerge un quadro variegato e dinamico, dove la qualità degli ingredienti e l’artigianalità si fondono con la ricerca di nuovi abbinamenti.

Tendenze Natale 2024, il ritorno alle origini

La riscoperta della tradizione è uno dei pilastri del Natale 2024. Molti maestri pasticcieri celebrano il passato attraverso ricette storiche e ingredienti selezionati.

Marchesi 1824, re indiscusso del panettone, ci riporta alle origini con una ricetta che affonda le radici in quasi due secoli di tradizione. Il panettone classico, simbolo dell’azienda, è un capolavoro di equilibrio tra sapori e profumi, frutto di una lavorazione artigianale senza compromessi.

Il Panettone Classico di Marchesi 1824

L’Anello di Monaco di Antoniazzi, dolce tipico mantovano con un ripieno di mandorle, nocciole e marron glacé, rappresenta un omaggio alla tradizione, mentre tra le proposte regionali spicca Il Marchigiano di Roberto Cantolacqua, un panettone ispirato al pan nociato marchigiano, impreziosito da ingredienti regionali come noci dei Monti Sibillini, fichi e vino cotto. 

L’innovazione al potere: gusti audaci e abbinamenti inediti

Accanto ai classici, si affacciano sul mercato nuove proposte, con abbinamenti originali e l’utilizzo di ingredienti insoliti. L’innovazione non si limita ai sapori, ma investe anche le forme e le modalità di degustazione. Tra le novità più audaci spiccano il panettone salato alle acciughe, capperi e mele semicandite di Luigi Biasetto (Padova), un accostamento perfetto tra la sapidità degli ingredienti principali e la dolcezza delle mele semicandite.

Luigi Biasetto, Panettone salato acciughe capperi mele (formato 500g)

Innovazione nella forma e nella sostanza: il Pandorato di Sal De Riso, un incrocio tra panettone e pandoro, rappresenta un’interpretazione moderna di un classico, perfetto per chi non sa scegliere.

Tra le novità di Fabrizio Galla di San Sebastiano Po (To), spicca il Panettone “inclusivo” al Mandarino, Pesca e Cioccolato Fondente, pensato senza lattosio per essere accessibile a chi ha esigenze alimentari specifiche ma non vuole rinunciare al piacere di un dolce ricco e complesso.

Il panettone diventa liquido nella proposta di Ditta Artigianale, che lo reinventa con una bevanda innovativa: il Panettone Latte, un caffè espresso aromatizzato con sciroppo di panettone e guarnito con arancia disidratata.

Panettone Latte

Ditta Artigianale propone il dolce natalizio anche in versione inedita con il Tostettone Toscano: fette di panettone dalla loro bakery, cavolo nero toscano, cremoso caprino, carciofi, chutney d’arancia agrumata e mortadella di Prato.

Tostettone Toscano

Sapori insoliti anche per il “Salina” di Francesco Arena, Mastro Fornaio di Messina che sceglie di dedicare il suo panettone alle Eolie, utilizzando capperi canditi di Salina, uvetta di Pantelleria, mandorle, glassa di cioccolato bianco e granella di pistacchio, in collaborazione con l’azienda Virgona. Tra le proposte di Arena anche il panettone al cioccolato di Modica e mango, un’edizione limitata che combina la freschezza tropicale del mango con la ricchezza avvolgente del cioccolato.

Palazzo di Varignana (Bologna) sceglie invece di puntare sull’olio extravergine Vargnano prodotto direttamente nell’azienda agricola per le proposte natalizie: il loro Dolce di Natale, è un omaggio alla terra e alla tradizione, con l’olio EVO che incontra la dolcezza delle albicocche candite e l’aroma inconfondibile dello zafferano.

Sostenibilità e qualità: un binomio vincente

Sempre più consumatori sono attenti alla provenienza degli ingredienti e all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. Anche il mondo della pasticceria risponde a questa esigenza, proponendo panettoni realizzati con materie prime biologiche e a km zero, e confezionati in packaging riutilizzabili o compostabili. SISU, ad esempio, ha scelto di proporre il suo panettone in una tote bag riutilizzabile, dimostrando un impegno verso la sostenibilità.

Il panettone come opera d’arte

Sempre più spesso, il panettone viene considerato un’opera d’arte, un prodotto che unisce la tradizione culinaria alla creatività e all’estetica. Le decorazioni elaborate, l’utilizzo di ingredienti pregiati e l’attenzione al dettaglio fanno del panettone un dolce da ammirare e da gustare con tutti i sensi. Marchesi 1824, ad esempio, propone una vasta gamma di panettoni decorati a mano, vere e proprie opere d’arte commestibili, mentre Anche il packaging diventa un veicolo di narrazione. Molino Pasini collabora quest’anno con la Fondazione Achille Castiglioni per realizzare l’iconica latta da collezione che custodisce i lievitati in modo elegante e funzionale, unendo artigianato e design.

Il Racconto del Natale

L’arte e lo storytelling arricchiscono le proposte natalizie. Valrhona affida la collezione 2024 all’artista Maguelone du Fou, che ne esalta la magia con illustrazioni festose. Francesco Elmi fonde invece l’arte dolciaria con quella visiva, creando un lievitato in edizione limitata in collaborazione con l’artista Valentina Palmi

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