Distribuzione: l’unione fa la forza

L'Annual Report Distribuzione di Dolcesalato ha analizzato i cambiamenti del mercato: entrano investitori e fondi, mentre le imprese indipendenti creano poli di aggregazione
Distribuzione: l’unione fa la forza

Si diceva, un tempo, che fare squadra fosse una specie di missione impossibile per le imprese italiane, condizionate dall’individualismo degli imprenditori. I tempi sono cambiati e i casi di Vivaldi Group e del polo d’acquisto Gruppo 3A si distinguono nel panorama della distribuzione degli ingredienti per gli artigiani del dolce e dell’Horeca.

Vivaldi Group per le soluzioni personalizzate

Artigiali/Vivaldi Group è una realtà che associa quattro aziende (Cpc Food, Eurodolce, Marper, Nuova-Neue Serpan), alle quali si è poi aggiunta l’integrazione di una quinta realtà (Linea Bianca). Sorta nel 2023 dopo che i fondatori hanno deciso di mettersi insieme per costituire un gruppo leader nella distribuzione di materie prime, semilavorati e prodotti finiti per i canali panificazione, pasticceria, gelateria e Horeca in generale, arriva oggi a contare più di cento dipendenti nelle diverse sedi e 47 figure commerciali impegnate su 19 province nel nord Italia.

“La nostra mission è offrire un servizio eccellente ai clienti, attraverso la fornitura di prodotti, competenze e soluzioni che soddisfino i loro bisogni, affiancandoli nel loro percorso di successo professionale”, racconta l’Amministratore delegato Roberto Gusmaroli. Il quale, analizzando l’evoluzione delle relazioni tra le aziende di ingredienti per pasticceria-gelateria e il mondo della distribuzione, evidenzia che: “Tutto è in rapido cambiamento. Il mondo della distribuzione sul canale panificazione e pasticceria in Italia, storicamente frammentato, ha iniziato la sua evoluzione verso un modello europeo, che unisce le necessità di presidio delle specificità locali con lo sviluppo dell’efficienza e della professionalità. Vivaldi Group si pone alla guida di questo cambiamento: la maggiore dimensione ci consente di investire sul servizio ai clienti, mantenendo al tempo stesso il fondamentale legame con il territorio. D’altra parte, anche l’industria sta provando ad integrare al proprio interno le competenze di gestione del cosiddetto ‘ultimo miglio’, acquisendo in tutto o in parte operatori della distribuzione e valutando così eventuali sinergie con il proprio modello di business”. In questo contesto, le relazioni tra distribuzione ed industria sono quindi molto ‘fluide’ e Vivaldi Group prevede ulteriori evoluzioni nei prossimi mesi.

Gruppo 3A, impresa di rete

In questo ultimi anni, nella distribuzione di prodotti alimentari destinati all’Horeca, si assiste a un aumento significativo delle acquisizioni e delle fusioni tra distributori e aziende produttive. Questa tendenza è alimentata dalla volontà di unire le forze nella direzione di un potenziamento della posizione competitiva a livello industriale e distributivo, che tiene conto di un mercato sempre più esigente e dinamico, dove i consumatori cercano prodotti innovativi e personalizzati per vivere nuove esperienze. Le fusioni e acquisizioni consentono alle aziende distributive di ottimizzare le operazioni, ridurre i costi di gestione, migliorare l’efficienza della catena di approvvigionamento e rafforzare la loro presenza sul mercato, aumentando la capacità di competere e investire. La vitalità del settore distributivo rappresenta un’opportunità per le aziende di crescere e innovare.

Secondo Giorgio Roveri, Presidente del Gruppo 3A che comprende 11 società (Benetti, Cherasco, Cpc Food, Dav, Eurodolce, Gamma, Irca Distribuzione, Italdolce, Marper, Nuova Neue Serpan e Pesaresi Gilberto), questi sono i ‘momenti zero’, che offrono la possibilità di un nuovo inizio, una rinascita. “La visione di rete d’impresa – spiega Roveri – ha portato alla creazione del Gruppo 3A nel lontano 2007, nel settore della distribuzione alimentare, con sede a Padova. I soci, distributori Irca con anni di esperienza, si sono uniti con l’obiettivo di offrire ai propri membri, attraverso una gestione condivisa, la distribuzione di beni e servizi a prezzi più competitivi rispetto al mercato. Questo approccio, innovativo per quell’epoca,
ha garantito agli associati una gamma di assortimento ben fornita, capace di soddisfare le esigenze di aziende molto diverse tra loro, offrendo accesso a fornitori e servizi che il singolo avrebbe difficoltà a ottenere. Nella filiera che coinvolge fornitore, distributore e artigiano, l’artigiano rappresenta infatti il punto più critico”.

Secondo Roveri, è ‘dovere’ del distributore, in collaborazione con il fornitore, offrire il supporto necessario. È fondamentale aumentare la consapevolezza che la qualità e la passione del Mastro Artigiano non sono più sufficienti per crescere e rendere l’attività profittevole. Oggi è necessario un salto di qualità, trasformandosi da ‘artigiano’ ad ‘artigiano imprenditore’, poiché senza una gestione efficace il talento e il sacrificio non bastano. Mai come oggi, assistiamo a una forte competizione tra gli operatori artigiani e un consumatore sempre più attento, consapevole ed esigente.

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