Il 5 e 6 ottobre AMPI – Accademia Maestri Pasticceri Italiani torna a Milano per celebrare l’alta pasticceria con un grande evento aperto al pubblico tra degustazioni, masterclass e vendita delle creazioni dei maestri pasticceri. Dopo il grande successo dello scorso anno con il Tram della Dolcezza, AMPI trasforma nuovamente Milano nella capitale italiana del dolce, dando vita al Festival della Pasticceria Italiana, evoluzione dei tradizionali simposi pubblici. L’appuntamento è in programma nei Chiostri dell’Umanitaria Via Francesco Daverio, dalle 10 alle 18.
AMPI comunica la grande pasticceria italiana di qualità
Avrà cadenza annuale e si svolgerà a Milano sempre nel primo weekend di ottobre. L’obiettivo? Proseguire nel cammino che ha come focus principale quello di fare cultura di prodotto sul grande pubblico, comunicando la grande pasticceria italiana di qualità di cui AMPI è massima espressione. Due giorni di mostra mercato rivolta al pubblico sarà poi seguita, il 7 ottobre, dal convegno “Un mestiere da grandi – Nuovi paradigmi nel mondo del cibo tra sviluppo imprenditoriale e tutela dell’artigianalità” rivolto agli operatori del settore e che si propone come momento di confronto e riflessione sull’evoluzione del comparto food in generale e della pasticceria in particolare.
Il Festival della Pasticceria Italiana firmato AMPI si preannuncia come una vera e propria festa dedicata alla pasticceria artigianale di qualità dove si potranno incontrare i più grandi professionisti del settore, conoscere e degustare i loro prodotti e acquistarli. Solo per citare alcuni dei Maestri presenti: il Presidente di Accademia Salvatore De Riso, Luigi Biasetto, Paolo Griffa, Denis Dianin, Carmen Vecchione oltre a Gary Rulli e Biagio Settepani provenienti dagli Stati Uniti. Ogni anno si darà spazio alle dolcezze regionali con la presenza di territori ospiti, quest’anno si inizia dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia.
La dinamica dell’evento
Sono già disponibili su Vivaticket.com i biglietti per partecipare alla manifestazione. L’ingresso (giornaliero 10 €, due giorni 15 €, gratis gli under 8 e over 70 anni) consente di accedere allo spazio espositivo, alle degustazioni guidate con i maestri pasticceri e alle masterclass (fino esaurimento posti). Attraverso i token disponibili alle casse si potranno acquistare le creazioni di pasticceria fresca e secca realizzate dai maestri pasticceri. Oltre allo shopping dolce, il pubblico potrà partecipare a un ricco programma di intrattenimento con masterclass, degustazioni guidate e talk.
Gli oltre 50 Accademici presenti porteranno al Festival della Pasticceria creazioni originali, dolci innovativi e rivisitazioni dei classici della tradizione in diversi formati. L’evento offre al visitatore l’opportunità di viaggiare in tutto lo Stivale attraverso le proposte di altissima qualità realizzate dai Maestri AMPI e di gustare in loco o a casa propria prelibatezze.
Non solo dolce. Al Festival della pasticceria di AMPI trova infatti spazio anche il salato con le icone della tradizione rivisitate in chiave contemporanea come i mini arancini al ragù, il croissant cubico ai semi, la trota affumicata, cream cheese alle erbe, il croissant salato con erbe di campo e ciauscolo tipico marchigiano.
Per i professionisti del settore
Il 7 ottobre il XXVIII Simposio prosegue con il convegno dedicato ai professionisti del settore, per una consueta giornata di confronto e approfondimento dedicata al settore. Il tema prescelto è “Un mestiere da Grandi”dedicato ai nuovi paradigmi nel mondo del cibo tra sviluppo imprenditoriale e tutela dell’artigianalità. All’interno della scenografica Sala degli Affreschi de I Chiostri dell’Umanitaria si svolgeranno quattro talk che vedranno protagonisti imprenditori, consulenti, pasticceri, analisti, responsabili commerciali di realtà di rilievo nazionale e internazionale come: Luigi Biasetto, Vittorio Borgia, Alessandro Borghese, Salvatore De Riso, Giuseppe Ferrandi, Leone Marzotto, Enrico Vignoli.
L’obiettivo è quello di fornire delle risposte a quesiti di forte attualità come: cosa significa essere pasticcere o cuoco oggi? O se risulta ancora possibile tutelare concetti come il mestiere, la memoria, l’approccio artigianale senza rinunciare ad evolversi e crescere anche imprenditorialmente?
Una lente d’ingrandimento sullo stato dell’arte del settore volta ad analizzare la relazione dei vecchi confini tra artigianalità e industria, la difficile sfida nel diventare imprese di eccellenza proiettate al futuro senza nulla perdere in tema di qualità, oltre all’attuazione di un approccio sempre più etico nella selezione delle materie prime e nella gestione del lavoro.