Il pane di qualità, prodotto identitario dell’alimentazione italiana, intercetta le esigenze di consumatori sempre più attenti alla salute e al benessere del proprio corpo e diventa un punto di riferimento per chi desidera scoprire nuovi sapori quando si siede a tavola e per chi cerca prodotti artigianali e realizzati in modo sostenibile. In un contesto economico complicato, a fronte di una riduzione dei consumi per una minore capacità di spesa da parte degli italiani, il reparto “pane e pasticceria” è in grado di fidelizzare, ancora più che in passato, il cliente. È questo, in sintesi, il risultato di tre ricerche presentate nei giorni scorsi a Milano in occasione dell’evento ‘La teatralizzazione del reparto panetteria’ organizzato da Puratos Italia.
Come emerge dalla ricerca Taste Tomorrow realizzata da Puratos intervistando 20.000 persone in 50 Paesi, oggi il consumatore, soprattutto nella panetteria e nella pasticceria, cerca prodotti freschi e gustosi, è attento agli ingredienti e alle materie prime utilizzate e domanda di frequente prodotti artigianali. Il 72% delle persone intervistate in Italia ama provare cibi in formati diversi e con texture differenti, mentre il 61% è disposto a sperimentare sapori esotici provenienti da ogni parte del mondo. Il 76% vuole essere informato sulla provenienza del cibo e su come viene preparato, mentre il 71% ricerca prodotti che sono stati realizzati in modo sostenibile. È in forte aumento anche il numero di consumatori che acquista pane prodotto con lievito madre (dal 77% degli intervistati nel 2021 all’84% del 2023) e di chi è interessato a prodotti da forno che includono vegetali come ingredienti (dal 55% del 2021 al 74% del 2023).
Pane reparto pilastro anche in GDO
Secondo la ricerca di NielsenIQ presentata a Milano, a fronte di un aumento del 9% dei prodotti alimentari di largo consumo confezionato venduti attraverso i canali della GDO dal 2015 al 2022, il “pane” e i “prodotti freschi da forno” sono tra le categorie più acquistate dagli italiani, ricoprono un ruolo decisivo nella spinta ad andare a fare la spesa e, ancora più di altri prodotti “freschissimi”, hanno un forte impatto in termini di scelta del negozio.
Dall’indagine realizzata intervistando 22 aziende della GDO emerge dunque come quello del pane sia uno dei reparti pilastro dei prodotti del comparto freschi-freschissimi. L’86% del campione intervistato ha infatti dichiarato di vendere nel proprio supermercato pane “fresco”, il 64% “congelato”, il 46% da “cottura di impasti precotti” e il 18% da “impasti crudi”. L’88% dei responsabili di reparto “food” coinvolti nella ricerca dichiara di testare nuovi prodotti in base alle tendenze emergenti, il 71% monitora attentamente le tendenze e adatta rapidamente l’assortimento, mentre il 25% collabora con esperti di settore per anticipare le tendenze e il 13% realizza degustazioni ed esperienze di panificazione all’interno del proprio negozio.
“Oggi – ha spiegato Romolo de Camillis, Retailer Director di NielsenIQ – assistiamo a una crescente polarizzazione delle scelte di consumo da parte degli italiani: da un lato i clienti che hanno necessità di risparmiare perché hanno minori disponibilità di reddito reale rispetto al passato; dall’altro cresce la necessità di spese che soddisfino bisogni più importanti come il benessere, la salute e la sostenibilità. Il pane può interpretare tutti questi bisogni e può poi declinarli in un’offerta coerente all’interno dei punti di vendita; un’offerta che non sia solo in termini di assortimenti, ma anche di esposizione del prodotto stesso”.