Del 24 febbraio la notizia che Lactalis è stata multata per pratiche sleali sul prezzo del latte ai danni delle aziende agricole dopo la denuncia avanzata da Coldiretti. Diretta l’accusa rivolta dal ministro Lollobrigida: “Lactalis si è approfittata della sua posizione dominante per rivedere in senso unilaterale i contratti con i nostri produttori, abbassando il loro reddito”.
Immediata la risposta dell’azienda: “nel 2023 le modifiche contrattuali proposte hanno consentito agli allevatori di ricavare 40 milioni di euro, oltre il 10% in più rispetto a quanto stipulato inizialmente con un prezzo in linea con il mercato. Considerando totalmente infondato il danno economico presunto, Lactalis annuncia che la propria controllata Italatte proporrà ricorso per tutte le eventuali sanzioni che verranno comminate” si legge nel comunicato ufficiale lanciato a brevissimo giro.
Leadership, responsabilità e impegno
Primo acquirente di latte nazionale con 1,3 miliardi di litri di latte (pari a circa l’11% del valore complessivo della produzione nazionale) raccolti ogni anno da circa 1.100 conferenti in 16 regioni italiane, Lactalis è presente in Italia da 35 anni e prende vita dai più prestigiosi marchi della tradizione casearia italiana: Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Galbani. Prima realtà internazionale del settore agroalimentare per numero di siti produttivi sul nostro territorio, rappresenta il più importante player del settore lattiero-caseario nazionale, con il 14,5% di tutto il fatturato del comparto. Una posizione che comporta, da parte dell’azienda, la consapevolezza di una responsabilità, come si legge ancora nel comunicato ufficiale, che si traduce, tra l’altro, in un cospicuo programma di investimenti, pari a oltre 160 milioni solo nell’ultimo biennio 2023/24.
Un dialogo necessario
Un quadro questo che, nella dichiarazione ufficiale dell’azienda, viene posto a contesto delle parole di Giovanni Pomella, Amministratore delegato di Lactalis in Italia, che in risposta alle attuali vicende ha dichiarato: “Il tema di un modello di definizione del prezzo del latte che sia sostenibile per l’intera filiera rappresenta oggi una priorità che deve essere affrontata con il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori economici e istituzionali. In questo senso auspichiamo di proseguire nella linea del dialogo corretto e collaborativo con tutti gli attori del settore aprendo un tavolo di confronto per una campagna salva-latte che permetta di tutelare l’intera filiera. A questo proposito richiederò personalmente un incontro al Ministro Lollobrigida”.