Classe 1971 di origini olandesi e acquisizione belga, pasticcere dal genio creativo in continua evoluzione e dai numerosi riconoscimenti a livello internazionale, Roger Van Damme non può mancare nella lista dei migliori manuali di pasticceria. Nei suoi dolci, frutto di studio di materie prime e tecniche ricercate, mette tutto il suo anticonformismo ed entusiasmo da ragazzino, fino a realizzare vere e proprie opere d’arte. Una visione unica della pasticceria che crea e rivisita anche i grandi classici della tradizione, sempre alla ricerca di nuove fonti di ispirazione e sfide da affrontare con grinta e motivazione.
Qual è la sua creazione preferita? Si ricorda il suo primo dolce realizzato? E quello più particolare?
Le mie creazioni preferite hanno a che fare con i disegni concentrici e i cerchi, che disegno quasi fossero la mia identità. È una sorta di marchio che mi contraddistingue e che cerco di riprodurre e riportare nelle mie creazioni. Mentre il primo dolce che ho realizzato, ormai tanto tempo fa, lo ricordo molto bene, come fosse ieri: una crème brulé con frutti tropicali. Quello invece più particolare mai realizzato ha preso ispirazione al marchio Chanel, poi esposto nel mio locale.
Ci racconti qualcosa a proposito del suo ristorante Het Gebaar
Tutto è iniziato 30 anni fa, nel 1994, con l’apertura deI mio primo punto espositivo come caffetteria e piccola pasticceria. Passo dopo passo la clientela ha apprezzato il lavoro e richiesto sempre più, così abbiamo deciso di aumentare i prodotti sul menù e cambiare location: nasce così nel 2004 Het Gebaar, che significa ‘Il gesto’. Dopo 2 anni di duro lavoro e impegno avevamo un menù completo e dopo 10 anni il riconoscimento di una Stella Michelin.
Com’è nata la collaborazione con il Tomorrowland Festival?
Un’esperienza che anno dopo anno porto nel cuore! È iniziato tutto 15 anni fa, un mio amico era uno dei responsabili e mi chiese di fare una torta per uno dei dj e fu un’esperienza pazzesca, da lì non ho mai mancato un anno. Io sono un grande fan della musica e delle emozioni che regala, così sono piano piano entrato a far parte della grande famiglia Tomorrowland, dove tutto è possibile e dove il sogno diventa realtà. Non ci sono infatti limiti a Tomorrowland ed è la cosa che più mi piace, proprio come me. L’estate scorsa abbiamo prodotto e venduto più di 600 waffle in due weekend ed è stata un’esperienza unica. Ogni anno che partecipo termino i due weekend con una grande scarica di adrenalina in corpo e mi sento ancora un ragazzino!
Quali sono i suoi hobby al di fuori del regno della pasticceria?
Parto dal mio passatempo preferito che è la musica, che ascolto e suono da sempre. Quando ero giovane infatti, mi dilettavo come dj di musica elettronica, suonavo a feste ed eventi con i miei amici, ma col passare del tempo sono cambiate le priorità e la musica la tengo oggi solo come hobby. Mi piace poi dedicare tempo a mio figlio, con il quale coltivo la passione della pesca e delle avventure nella natura. Tengo infatti molto al pianeta e cerco sempre di adottare quei piccoli atteggiamenti che sommati possono fare la differenza.
E i suoi progetti per il futuro, a breve e lungo termine?
Sono sempre solito portare avanti più progetti contemporaneamente sul piano lavorativo, così da affiancare la pasticceria a tutto quello che può essere ad essa collegato. Un nuovo progetto girato in Thailandia nel mese di dicembre arriverà da febbraio e parlerà di aceto in pasticceria, mentre anche sul lato scolastico sono in programma nuovi corsi per principianti, per imparare le prime tecniche e trucchi. Io e la mia equipe siamo sempre impegnati in nuove stimolanti realtà ed è quello che ci motiva a dare sempre il meglio di noi! Estro creativo, entusiasmo e del sano perfezionismo sono ingredienti che non possono mai mancare nella vita così come in pasticceria!
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