Ricerca di prodotto e sostenibilità sono i concetti chiave attorno ai quali si è sviluppata negli anni l’attività di Molini Pivetti, Storica azienda della provincia di Ferrara specializzata nella produzione di farine di alta qualità, che in occasione di Sigep 2024 ha raccontato l’evoluzione della sua produzione, focalizzandosi sulle farine dedicate al mondo pastry e nate dalla collaborazione tra tecnici dell’azienda e maestri pasticceri che ne affiancano il lavoro di ricerca e sviluppo.
Una gamma completa per la pasticceria
“La nostra Linea Pasticceria è stata pensata e prodotta per i più diversi tipi di utilizzo, frutto di un’accurata selezione dei grani e di un lavoro attento di analisi e sviluppo di quattro referenze, ciascuna distinta e riconoscibile per colore del packaging e finalità d’uso” spiega Giulia Chessa, Marketing Manager di Molini Pivetti. Della gamma fanno parte la farina ‘Frolla’, che permette al prodotto finale di non sbriciolarsi mantenendo le giuste friabilità e compattezza: la ‘Lievitati’, il cui elevato apporto proteico e alto “W”, la rendono ottimale per la produzione di dolci che necessitano di un impasto ben strutturato e in grado di sopportare le lunghe lievitazioni con biga e lievito madre. C’è poi la ‘Brioche-Croissant”’ dal bilanciato apporto proteico in associazione a un equilibrato rapporto P/L, che permette di creare impasti in grado di sostenere l’aggiunta di grassi tipica di queste preparazioni, pur mantenendo la giusta friabilità e morbidezza. Per concludere con la “Sfoglia”, una farina equilibrata, contraddistinta da un ottimo rapporto fra tenacità ed estensibilità, per essere resistente alle lunghe lavorazioni e realizzare una sfoglia ben sviluppata e friabile.
Evoluzione digitale
Sigep 2024 è stata però anche l’occasione giusta per Molini Pivetti per raccontare l’evoluzione aziendale in un’ottica più ampia, nella quale sostenibilità e digitalizzazione rappresentano due elementi fondamentali di crescita. Una crescita portata avanti oggi dalla quinta generazione della famiglia Pivetti, in piena coerenza con i valori fondanti l’azienda che ha ancora nell’originale molino del 1875 il cuore e l’anima dell’attività.
E proprio nel rispetto di quei valori, la famiglia ha scelto di intraprendere un percorso virtuoso, iniziato nel 2016 con la Certificazione dell’origine del grano e la nascita del Progetto Campi Protetti Pivetti e che prosegue oggi la digitalizzazione della stessa filiera per il monitoraggio e il miglioramento delle colture. Il progetto, sviluppato in collaborazione con xFarm Technologies, consente di avere una fotografia della situazione attuale della filiera e, quindi, andare verso un miglioramento dei parametri. Gli agricoltori partner hanno a disposizione un nuovo strumento digitale, l’applicazione xFarm, per avere un riscontro immediato del proprio impatto, ma anche resoconti annuali sull’eventuale miglioramento dei parametri, che permetta loro di capire dove e quando intervenire per mitigare il proprio impatto. La digitalizzazione della filiera permette di identificare l’impatto ambientale per ogni singolo passaggio, valutando la sostenibilità delle produzioni sia a livello di azienda agricola che di logistica, nonché della trasformazione della materia prima nei prodotti finali, basandosi sul parametro delle emissioni CO2.
Una produzione circolare
Tra gli investimenti più recenti di Molini Pivetti, quello del 2023 in un impianto di biogas, passo significativo verso una visione sostenibile e di economia circolare per creare energia a partire dai sottoprodotti dell’azienda. A pochi chilometri dal mulino, in provincia di Bologna, l’impianto di biogas sfrutterà il processo di digestione anaerobica per convertire la
materia organica in gas metano e generare energia elettrica utilizzando i sottoprodotti vegetali delle diverse aziende della Holding, come quelli derivati dalla macinazione di Molini Pivetti, dalle lavorazioni agricole e dalle lavorazione di frutta dall’azienda Macè. L’utilizzo dell’impianto di biogas creerà un ciclo interno di produzione circolare, in cui i sottoprodotti diventano la materia prima per generare energia, che a sua volta potrà essere utilizzata per alimentare le attività dell’azienda stessa. Queste e altre iniziative intraprese dall’azienda sono state condivise attraverso un secondo Manifesto di Sostenibilità (il primo è del 2022), che racchiude gli ultimi progetti messi in atto verso una crescita responsabile.