Una seconda edizione a livello internazionale, quella della Biennale di Sugar Art 2023 a Torino dal 23 al 27 novembre, nella suggestiva cornice dell’Accademia Albertina. Con 80 opere inedite realizzate de artisti e pasticceri di tutto il mondo, un omaggio alla forma di espressione artistica che trova le sue radici nel Cake Design, trasformando dolci e pasticceria in una vera e propria forma d’arte.
Non poteva mancare la pasticcera e appassionata di ghiaccia reale Laura Saporiti, con esposizione delle sue opere e corsi aperti al pubblico. Assieme a lei ospiti da tutto il mondo: da Taiwan, alle Filippine, fino all’America, Iran e Sud africa.
Sugar Art Torino e la figura della donna
Un evento nato e sviluppato dall’idea di Mary Cocciolo, con l’organizzazione e la cura della sorella Nuni Cocciolo. In questa seconda edizione la Biennale ha celebrato come da titolo “La figura femminile nell’arte contemporanea”. Attraverso il sapiente uso dello zucchero e della sua malleabilità, gli artisti hanno dato vita a creazioni uniche e cariche di significato, per andar oltre al mero scopo decorativo della pasticceria ed essere così esposte al pubblico come dolci meraviglie visive.
Proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sono stati portati avanti eventi collaterali collegati a tematiche riguardanti la figura femminile nell’arte contemporanea e workshop diretti a studenti dell’accademia.
Come lo zucchero diventa arte
Le opere esposte alla Biennale hanno rappresentato un connubio e punto di incontro tra l’abilità artigiana e la pasticceria, dimostrando come l’arte possa emergere anche sotto forme insolite e inaspettate. Uscendo dalla classica pasticceria, di parla di Sugar Art come dignità artistica, per inserire il Cake Design all’interno di tutto quello che è il reale mondo del decoro.
L’utilizzo dello zucchero come medium artistico affonda le radici nel tardo Medioevo e Rinascimento, poi sviluppato negli anni e nei diversi contesti. Un passato di valorizzazione e utilizzo della Sugar Art, dove lo zucchero era considerata merce pregiata con la quale realizzare decorazioni per gli ospiti, ma effimera, così trasformata in porcellana per la sua resistenza.
Le opere di Laura Saporiti
A seguito di un workshop sulla ghiaccia reale, la pasticcera Laura Saporiti ha quindi presentato due opere inedite legate alla figura della donna e alla sua valenza sociale.
“Il potere della creazione” introduce il concetto di nascita e vita. Realizzata in ghiaccia reale del diametro di 12 cm e dal peso di 76 g, l’opera porta una rappresentazione concettuale basata su pieni e vuoti, negativi e positivi, nonché un dualismo con la figura maschile e femminile che si congiungono e diventano il simbolo della vita. Un uovo, simbolo della vita, da cui emerge un seme, che allo stesso tempo fiorisce. Una continuità del concetto della creazione femminile e dell’immenso potere di infondere vita.
La seconda opera dal titolo “Microcosmus in confectione”, sempre legata al concetto della figura femminile, rappresenta un seme (micro cosmo) che riflette il macro cosmo esterno. “In confectione” si riferisce al concetto latino del divenire, ma allo stesso tempo porta il significato del termine inglese “conceptionary” della pasticceria decorativa. Un confetto di zucchero in forma di seme, semplice perfezione che racchiude in sé l’essenza della bellezza ciclica della Natura creatrice. Un’opera nata per rappresentare sé stessa e la propria arte, che affonda le sue radici nel passato storico-artistico. Realizzata in ghiaccia reale, dal diametro di 13,2 cm, altezza di 15,2 cm e peso di 84 g.
Una tecnica, quella della Sugar Art, che esce dalla pura pasticceria e diventa vera e propria forma d’arte. L’applicazione del sentimento ad un’opera di pasticceria con un approccio più concettuale e filosofico, oltre che puramente estetico. Lo zucchero diventa così materia scultorea al pari del legno e del marmo così come l’anima della mostra, trasmettendo emozioni e riflettendo sull’attualità in un’unica esperienza sensoriale.