Ha preso il via in questi giorni la nuova edizione di ‘Adotta un campo di grano’, il programma extra-curricolare dedicato alle scuole dell’infanzia e primaria, per avvicinare le giovani generazioni alla natura. Continua così l’impegno di Molini Pivetti sul territorio nel promuovere i valori e l’importanza della sostenibilità ambientale, attraverso un progetto che coinvolge le nuove generazioni, collaborando con le comunità locali per diffondere il concetto di gestione sostenibile delle attività produttive.
‘Adotta un campo di grano’, nato dalla volontà e dalla visione del gruppo Molini Pivetti, è stato sviluppato nel 2018 da un’idea dell’agronomo Alessandro Zucchi, ed è diventato in breve tempo un appuntamento imperdibile, che fornisce un’esperienza unica nel suo genere sensibilizzando i più piccoli sulla corretta gestione e la salvaguardia dell’ambiente.
Il progetto nel dettaglio
L’edizione di quest’anno, la sesta dal 2018, consolida un format ben comprovato: il programma delle attività, infatti, si suddivide in quattro tappe e prevede sia una parte teorica, che una esperienziale, per una durata complessiva di due anni. Un arco temporale scelto appositamente per seguire i ritmi della natura e tutti i suoi cicli: dalla ‘semina’ alla ‘biodiversità’, al ‘chicco di grano’, fino alla ‘farina’.
Attraverso moduli teorici semplici, ma soprattutto tramite l’esperienza pratica, il progetto vuole raccontare ai bambini come oggi sia possibile riorientare la produzione alimentare tenendo conto del fatto che le risorse del nostro Pianeta sono limitate, con la speranza che possano fare proprio questo valore ed impegnarsi a loro volta nel prendersi cura della Terra.
Ad accompagnare i piccoli protagonisti, come sempre, c’è l’iconica mascotte ‘Granino‘, presente in tutti i materiali cartacei e nella formazione online. Questo permette agli insegnanti, che partecipano al progetto, di approfondire in classe tutte le tematiche che saranno trattate durante i due anni, attraverso l’utilizzo di schede informative dedicate al ciclo vitale del grano e alle rotazioni delle colture.
Durante la parte pratica, i bambini saranno chiamati a scendere letteralmente in campo: nel ‘campo di grano’, infatti, si cimenteranno in attività legate al lavoro della terra, e non solo. Apprenderanno così la tecnica della semina a spaglio e della setacciatura, arrivando anche a scoprire come si crea la farina.
In più, oltre ad avere la possibilità di visionare i pani antichi carbonizzati di età romana e le riproduzioni moderne, saranno anche coinvolti nel riconoscimento delle api (fuchi, regina, operaie e molto altro), imparando quanto siano indispensabili gli insetti impollinatori per mantenere in equilibrio il nostro Pianeta.
Coinvolti oltre 250 bambini delle scuole di Ferrara e Renazzo
Il percorso ha come obiettivo finale quello di sviluppare un legame tra le nuove generazioni, la natura e l’ambiente circostante, spingendoli a ragionare sull’importanza che possiede la biodiversità, mostrandogli come una visione sostenibile permetta alle aziende di dare vita ad una produzione alimentare in grado di rigenerare la natura.
La sesta edizione coinvolge 250 nuovi bambini delle scuole di Ferrara e Renazzo, che si aggiungono ai 500 bambini già in corso – delle scuole locali e di quelle di Ferrara – e agli 880 già formati che hanno concluso il percorso educativo lo scorso giugno.
Il progetto ‘Adotta un campo di grano’ è stato sviluppato in collaborazione con l’associazione Agen.Ter, una realtà costituita dall’Associazione Centro Agricoltura Ambiente ed il Centro di Divulgazione Agricola. Un gruppo che ha come scopo la salvaguardia del patrimonio storico-archeologico e naturale, oltre alla promozione dello sviluppo economico, culturale e sociale per la collettività e il territorio.