Miglioramento dell’impatto ambientale degli asset digitali: è questo uno dei più recenti obiettivi di Unigrà, da sempre attenta ai temi di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Attenzione che ora si amplia a un’emergenza crescente: la CO2 prodotta dal traffico Internet. Le emissioni da web sono infatti una delle più incisive fonti di inquinamento globale: basti pensare che ogni ricerca su Internet è responsabile dell’immissione nell’atmosfera di 1,7 grammi di CO2; un solo server può arrivare a produrre in un anno da 1 a 5 tonnellate di anidride carbonica e il semplice invio di un’email da 4 fino a 50 grammi. In generale, il digitale contribuisce alle emissioni mondiali di CO2 per una quota pari al 3,7% del totale, ben più del traffico aereo che si attesta intorno al 2% (fonte: Karma Metrix).
Un percorso di efficientamento digitale
Alla luce di tutto questo, Unigrà ha deciso di intraprendere un percorso di efficientamento e riduzione della co2 emessa dai propri asset digital, a cominciare dal sito unigra.it. Dopo un opportuno rinnovamento operato all’inizio del 2023, il sito corporate è stato analizzato da Karma Metrix, azienda che calcola le emissioni di CO2 dei siti tramite un algoritmo brevettato, e che ha documentato un consumo inferiore del 7% rispetto alla mediana mondiale. Inoltre, il 55% delle pagine si attestano in classe A o superiore (quindi ad alta efficienza energetica), sia da desktop che da mobile.
Un consumo che l’azienda progetta di ridurre ulteriormente nel corso dei prossimi mesi, con un obiettivo stimato circa del -33%. Tra le iniziative, l’attivazione della modalità risparmio energetico, ossia una schermata a basso consumo che subentra dopo 40 secondi di inattività su sito. L’Azienda conselicese estenderà, nei prossimi mesi, le azioni di efficientamento energetico alle altre digital properties, in un’ottica sempre più green. Obiettivo: contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso impegno costante e sforzi concreti.