Una scuola che faccia del pane uno strumento capace di rigenerare territori urbani e dare vita a imprese artigiane a impatto sociale. Un percorso culturale e professionale per dare la possibilità di agire attivamente come singoli e membri di una collettività, per trasformare luoghi e spazi in contesti dal valore sociale e conviviale, disegnando un nuovo volto della città. È l’obiettivo di MadreProject, Scuola del Pane e dei Luoghi. Prenderà vita a Milano, nel quartiere di Chiaravalle e conterrà i semi di una vera e propria rivoluzione, rendendo le botteghe artigiane agenti di cambiamento.
Dall’esperienza del pane agricolo, che da prodotto alimentare diventa il risultato di un processo di trasformazione che parte dalla terra e coinvolge i cereali e il lavoro dell’uomo, il progetto è un ponte tra imprenditorialità e rigenerazione urbana. Darà la possibilità di diventare imprenditori e farsi interpreti del cambiamento, entrando in relazione con il proprio territorio, offrendo alle persone che lo abitano servizi e proposte sociali e culturali. Una formazione trasversale con un programma frutto della sinergia tra tre elementi.
In primo luogo il pane, insegnato e appreso in modo totale, attraverso l’esperienza di tutti gli attori della filiera agricola e artigiana, dai coltivatori ai mugnai, dai panificatori ai consumatori. Poi il territorio, lo spazio dove concretizzare il proprio progetto, relazionandosi con la città e i suoi protagonisti. Infine l’impresa, con gli strumenti per trasformare la propria idea, rendendola sostenibile economicamente e finanziariamente.
Tre partner, una visione comune
MadreProject nasce dall’incontro di tre partner, che hanno unito visione ed esperienze: Terzo Paesaggio, Davide Longoni e Avanzi.
Terzo Paesaggio è un’organizzazione non profit che realizza pratiche di rigenerazione urbana, con particolare attenzione ai luoghi di margine. Fondata da Andrea Perini e Marta Bertani, muove i suoi primi passi nel 2013 con un progetto pilota per la rigenerazione di Chiaravalle, quartiere periferico a sud-est di Milano, dimostrando come sia possibile unire architettura, paesaggio e arte contemporanea.
Davide Longoni è uno dei padri della panificazione contemporanea, pioniere nel dare vita a una nuova concezione del pane come prodotto agricolo, inscindibile dal legame con la terra. Co-fondatore del movimento P.A.U. Panificatori Agricoli Urbani, ha ispirato molti giovani a intraprendere percorsi professionali nel settore. Il legame è nato nel 2013: dopo aver aperto diverse botteghe, Longoni comincia a coltivare cereali nel parco della Vettabbia a Chiaravalle, grazie al progetto comunale Openagri che mette a disposizione campi di proprietà pubblica per start-up agricole. Da quelle terre abbandonate è nata l’azienda agricola di Longoni, Pane Terra, e il primo pane agricolo-urbano.
Terzo partner è Avanzi: dal 1997 promuove la sostenibilità attraverso rigenerazione urbana, coesione e integrazione sociale, politiche abitative, creatività e cultura, turismo, economia circolare e finanza sostenibile
Le voci dei protagonisti
“Quando Davide Longoni ci ha parlato della volontà di aprire una scuola abbiamo capito subito che il pane e Chiaravalle rappresentavano l’occasione perfetta: abbiamo ideato un progetto che è partito dal Crowdfunding Civico e poi ha coinvolto nuovi partner e trovato il sostegno del pubblico oltre a differenti istituzioni private”, afferma Andrea Perini, Co-founder di Terzo Paesaggio. Fa eco Davide Longoni: “Nelle botteghe artigiane ci sono sempre prodotti, oltre ai manufatti, anche nuovi artigiani. A noi è riuscito bene fin dall’inizio e a distanza di 10 anni abbiamo creato e sparso per l’Italia una generazione di fornai moderni: un nuovo segmento dentro un grande mercato cui offriamo un punto di vista sensibile alla contemporaneità, consci che sia più pregevole essere una piccola fetta dentro un grande mercato, piuttosto che il contrario. La Scuola con le sue competenze e le sue reti di sostenitori aiuterà questo sviluppo”. Claudio Calvaresi, Principal di Avanzi: “La nostra progettualità ha contribuito alla costruzione di MadreProject perché è un progetto sperimentale, una promessa sul futuro e un dispositivo per riprendere contatto con la Terra. Da sempre promuoviamo la sostenibilità, aiutando organizzazioni e persone a essere protagoniste nella ‘transizione giusta’. MadreProject è coerente con il nostro approccio ed è anche uno strumento per generare impatto positivo nelle città”.
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