Raccontare il mondo della farina attraverso una degustazione. È il format scelto dall’azienda molitoria Macinazione Lendinara per fornire al consumatore informazioni corrette e sfatare le verità false o parziali che ruotano intorno al settore.
L’iniziativa si chiama “A tavola con il Molino” e ha preso il via venerdì scorso a Monterotondo, in provincia di Roma, presso il ristorante-pizzeria “Maculato Pizza Cucina & Grill”.
Attraverso una degustazione di burger, pizza al padellino, tonda e alla pala e concludendo con un gran lievitato, Macinazione Lendinara ha raccontato, in un locale pieno e in un’atmosfera conviviale, come produce le farine utilizzate per gli impasti delle portate proposte, che cosa misura il valore W o come funziona la macinazione a cilindri e lo ha fatto sgombrando il campo da alcune informazioni inesatte.
“Negli ultimi anni – spiega Manuela Marchina, Responsabile Marketing di Macinazione Lendinara – la farina è stata oggetto di tante passioni, ma anche di tante notizie non vere, come quelle secondo cui quella bianca è sottoposta a processi chimici o quella di grano tenero non è digeribile”.
L’idea di fare divulgazione attraverso una degustazione è nata al Sigep di Rimini: “Assieme a Franco Galimberti, il nostro Responsabile commerciale del Nord Ovest Italia, Fabrizio Fiorentini, maestro panificatore e nostro tecnologo, e Carlo Paolo Roghi, chef e proprietario di “Maculato Pizza Cucina & Grill”, ci siamo chiesti come potevamo raccontare il mondo delle farine e la risposta è stata attraverso le sue elaborazioni”.
La degustazione da “Maculato Pizza Cucina& Grill” – a cui ha contribuito anche Patrizio Milano del distributore Giemme, che ha fornito le birre Flötzinger – è stata, inoltre, l’occasione per presentare le farine di Macinazione Lendinara – Anima di Grano Panero, Anima 3Colori Granè 1, Anima di Grano Ryecorn, Anima di Pizza Luna Romana e Anima di Pasticceria Gran Riserva delle Feste – utilizzate per gli impasti, tutti diversi, delle cinque portate proposte. “Si tratta di miscele prodotte senza alcun additivo – racconta Marchina –, ottenute esclusivamente dalla macinazione di almeno cinque tipologie di grani differenti e che abbiamo messo a punto, grazie a Fabrizio Fiorentini, coniugandone le necessità tecnologiche, a seconda della loro destinazione d’uso, con il giusto apporto di valori nutrizionali. Perché non esiste una farina buona o meno buona, ma una farina adatta o meno adatta”.
Quello da “Maculato Pizza Cucina& Grill” non sarà probabilmente l’unico appuntamento di “A tavola con il Molino”. “Visto il successo dell’iniziativa – afferma Marchina – abbiamo già ricevuto diverse richieste da Nord a Sud per portare questo format anche in altri ristoranti e pizzerie. Chiunque ci chiamerà, valuteremo e, se lo riterremo opportuno, andremo ben volentieri, perché crediamo che la formula che abbiamo scelto sia una forma di divulgazione interessante, intelligente e divertente”.