Nell’immagine i panificatori coinvolti
L’obiettivo iniziale è stato ampiamente superato, e ora Forno Brisa non pone più limiti alla raccolta e alle progettualità in cantiere. Il minimo atteso dalla campagna di crowdfunding avviata a dicembre era di 1,2 milioni di euro, raggiunti già dopo dieci giorni. Nel fine settimana gli investimenti “dal basso” avevano totalizzato 3,5 milioni di euro con 469 adesioni e ora si punta a superare i 4 milioni.
Altri cinque panificatori coinvolti
Il successo della campagna è frutto di un’idea di base e di un progetto per promuovere un nuovo modello di bakery orizzontale e corale. Tra i nomi che hanno aderito al finanziamento ci sono colleghi panificatori da tutta Italia, ma anche alcuni player del settore high-tech. L’obiettivo principale della campagna di equity crowdfunding è realizzare progetti in condivisione con un gruppo di colleghi con cui Forno Brisa già collabora, condividendo la visione sociale, etica e di filiera. I loro nomi? Davide Longoni a Milano, Matteo Piffer di Panificio Moderno a Rovereto, Francesca Casci Ceccacci di Pandefrà a Senigallia, Roberto Notarnicola di Mamm a Udine, Luigi Morsella del Mercato del Pane a Pescara. Tra i progetti spicca la realizzazione del Mulino Collettivo in Abruzzo, dove sarà macinato il grano coltivato in loco e che consentirà di completare la filiera. Continuerà, inoltre, la digitalizzazione delle bakery e si darà vita ad un nuovo modello di impresa fondato sulla intra-imprenditorialità; una struttura orizzontale e a rete con visione comune e talenti specifici che, messi a sistema, saranno capaci di migliorare il lavoro di tutti.
Oltre mille soci per Breaders
Pasquale Polito, cofondatore con Davide Sarti di Forno Brisa, ha illustrato il piano nel corso di un evento che si è svolto a Milano nel forno di Davide Longoni e alla presenza degli altri panificatori coinvolti. “Il risultato di questa raccolta – ha affermato – è frutto di investimenti con denari privati da parte di soggetti che hanno voluto acquistare quote della società. Tanti piccolissimi investitori hanno deciso di sposare la nostra causa, perché abbiamo dimostrato che nel tempo possiamo generare valore. Con il tempo, abbiamo superato i mille soci e tra questi compaiono investitori professionali, clienti, fornitori, grandi vignaioli come Elisabetta Foradori e Mateja Gravner. A loro vogliamo offrire anche soddisfazioni economiche perché, se un giorno decidessero di vendere le quote, lo potranno fare con un ritorno dall’investimento consistente, perché la sostenibilità economica è la base di tutto”. Davide Longoni, che ha ospitato l’evento nella sua sede milanese di via Tertulliano (e che ebbe come tirocinante proprio Pasquale Polito, agli inizi della sua carriera), ha aggiunto: “Questo è un modello di impresa a rete che crea valore condiviso sulla base di un’interconnessione già esistente. Il mulino è il punto di partenza, dal quale potranno nascere tante altre cose”.
15 nuove assunzioni in arrivo
Forno Brisa è l’insegna commerciale di Breaders srl, oggi società benefit certificata B Corp® e Great Place to Work®. Grazie alla raccolta, prevede 15 nuove assunzioni per realizzare il piano di sviluppo e queste nuove figure si occuperanno di panificazione, accoglienza nei negozi, torrefazione del caffè, digital marketing e agricoltura. Il team attuale è composto da 45 addetti con un’età media sotto i 30 anni e attivi nei cinque punti vendita di Bologna, l’ultimo dei quali è stato aperto in via Laura Bassi Veratti (quartiere Murri).
Per raccontare la sua nuova visione e incontrare investitori, Brisa realizzerà un tour che toccherà varie città e coinvolgerà i panifici con cui sta condividendo questa campagna. Dopo la tappa del 10 febbraio da Davide Longoni, sono in arrivo quelle di Senigallia – da Pandefrà (14/2), Pescara – al Mercato del Pane (16/2), Firenze – presso l’Accademia del Caffè Espresso Marzocco (21/2), Pollenzo – presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food (27/2) e Udine – da Mamm Ciclofocacceria (data da definire). “La storia di Forno Brisa è un esempio di percorso di successo: hanno avviato la prima raccolta in fase iniziale del loro progetto e oggi con questa seconda campagna dimostrano che, laddove ci siano progetti di valore, gli investitori abbiano tutto l’interesse a continuare a credere nell’azienda. Il crowd dimostra quindi di essere uno strumento di finanziamento che accompagna l’azienda in tutte le fasi del suo percorso di crescita” ha commenta Dario Giudici, Ceo di Mamacrowd, piattaforma scelta per la campagna di equity crowdfunding. La valutazione pre-money di Breaders0 per l’aumento di capitale è di 14 milioni con alcuni vantaggi per gli anchor investors. La campagna di Forno Brisa rientra anche tra gli investimenti del fondo Azimut Eltif – Venture Capital Alicrowd.