Per reperire il cacao con cui realizzare i propri prodotti a base di cioccolato, i player più virtuosi prediligono il rapporto diretto con fornitori selezionati nei Paesi produttori, più di frequente con gli stessi coltivatori o loro cooperative.
Impegno etico e ambientale
Diversi hanno avviato iniziative per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e, allargando il campo di azione, delle comunità locali in generale. Come? Acquistando il cacao a un prezzo superiore a quello di mercato e devolvendo una quota del ricavato delle proprie vendite attraverso progetti volti alla costruzione di scuole, centri di maternità e ospedali o mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecnologiche per migliorare i metodi di lavoro e consentire ai coltivatori di ottenere un cacao di qualità migliore e aumentare così il loro reddito.
Grande l’attenzione anche alla tutela della biodiversità, assicurandosi, ad esempio, che le piante di cacao vengano fatte crescere a fianco di altri alberi da frutto, che contribuiscono all’arricchimento del terreno e garantiscono una maggiore resilienza del mondo vegetale ai cambiamenti climatici.
Monomateriale è meglio
La sensibilità per la sostenibilità trova riscontro anche nel packaging. L’obiettivo è renderlo sempre più “green”, sostituendo i poliaccoppiati, costituiti da strati di materiali diversi, con i monomateriali o utilizzando monomateriali riciclati.
Clean label, plant based…
I cioccolati con etichetta pulita, come i monorigine senza lecitina di soia, sono i più richiesti dal canale artigianale. In fase di crescita, i cioccolati plant based, sviluppati per consentire agli operatori di risponde alle richieste di chi, per scelta o per ragioni salutistiche, non gradisce il latte.
…e senza zucchero
Sempre nel filone salutistico si inserisce la richiesta di coperture di cioccolato senza o con pochi zuccheri.
Un’istanza a cui la ricerca e sviluppo aziendale ha risposto anche con l’innovativo utilizzo, con funzione dolcificante, della polpa del frutto della pianta del cacao. Tradizionalmente è impiegata solo per favorire la fermentazione dei semi, ma usandola anche per dolcificare si ottiene un prodotto senza zuccheri aggiunti e con un’etichetta estremamente pulita perché privo di altri ingredienti al di fuori di ciò che si trova nel frutto del cacao.