Milano dolce e multietnica

Milano è considerata la città più multietnica d’Italia, antesignana del mangiare tipico di altri paesi del mondo. Ma è da poco tempo che ai ristoranti e ai take away si sono affiancate le pasticcerie dove assaggiare i dolci tradizionali
Milano dolce e multietnica

La Milano multietnica si esprime anche attraverso i dolci. Marocco, Tunisia ma anche Hong Kong, Cina e Perù hanno portato in città le loro preparazioni più golose.

IL MAROCCO

Per un’esperienza marocchina a tutto tondo, il posto perfetto è la sala da tè La Medina. Qui si parte dal tè con la menta fresca. Il processo è un rituale che prevede l’unione di due tipologie di tè verdi che passano per due infusioni per poi essere eliminate. Alla terza infusione vengono aggiunti la menta fresca e lo zucchero. Al tavolo la bevanda viene ossigenata versando il tè a cascata dall’alto nei bicchieri. Fra i dolci da mangiare insieme non possono mancare le corna di gazzella, le kaab ghzal, a base di pasta di mandorle e acqua di fiori d’arancio che necessitano di ben tre giorni di preparazione. Ci sono poi gli shebbakia, tipici del mese di Ramadan, fatti con mandorle, semi di sesamo e ricoperti di miele. Ma anche i brick, o briwat, triangolini di pasta fillo ripieni di mandorle e aromatizzati con acqua di fiori d’arancio. E poi ancora i kahk, biscotti egiziani della festa dell’Id al-Fitr, i datteri ripieni di pasta di mandorle aromatizzata con fragole, noci o pistacchio. O i zelija, tavolette di cioccolato bianco ripiene di frutta secca.

MEDIO ORIENTE

Le proposte della Pasticceria Mourad spaziano per tutto il Medio Oriente. Il locale è nel trafficatissimo corso Buenos Aires. In meno di due anni, è diventato il punto di riferimento per chiunque voglia gustare i dolci con le ricette originali arabe. C’è la baklava turca nelle varianti al pistacchio o alle noci ricoperte di miele o cioccolato. E poi l’halawet el jibn, a base di formaggio, che viene impastato col semolino e lo sciroppo di zucchero. Viene poi riempito con “ashta”, la crema a base di latte, panna e zucchero. Arrivano dal Marocco i chebakia, dolci al miele tipici del periodo di Ramadan quando in Palestina, ma anche in Egitto, Giordania, Libano e Siria, si preparano i kataief, dei pancake farciti con formaggio fresco, noci e mandorle che vengono fritti nel burro e intinti nello sciroppo di zucchero o miele.

Forte dell’esperienza maturata in Francia dove è presente dal 1989 con una decina di punti vendita in tutto il Paese, La Rose de Tunis è arrivata a Milano nella via più multietnica della città, via Padova, per proporre dolci tradizionali del Marocco, della Tunisia, dell’Algeria e del Libano. Oltre ai dolci tradizionali che si consumano quotidianamente e a quelli per le feste religiose, La Rose de Tunis ha un’intera linea dedicata al matrimonio. Modellato sul copricapo maschile da cui prende il nome il chachia è un amouse bouche a base di pasta di mandorle colorata. Questa è l’ingrediente principe anche del kaak warka, una ciambellina che, in occasione dei matrimoni, viene decorata con glassa bianca che richiama i pizzi dei vestiti delle spose.

© Riproduzione riservata