Un 2021 in ripresa per le attrezzature professionali

Efcem Italia ha presentato i dati per quanto riguarda le attrezzature professionali e le prospettive future. Si guarda all’efficienza energetica e alle opportunità date dai fondi Mipaaf
Un 2021 in ripresa per le attrezzature professionali

Quello delle attrezzature professionali per la ristorazione è un settore che vale 5 miliardi di euro. E presenta un’elevata propensione all’export, che pesa per circa il 70% sul giro d’affari del comparto. Questo è costituito dai segmenti Cottura e Riscaldamento, Lavaggio stoviglie, Lavaggio e trattamento tessuti e Refrigerazione. A rappresentare le aziende che vi operano è Efcem Italia (Associazione Produttori Attrezzature per Ristorazione e Ospitalità) che ha presentato uno studio sulle condizioni e prospettive del settore.

LA CRISI DEL 2020 E LA RIPRESA

Come molti altri, anche il mercato delle apparecchiature professionali ha risentito in maniera pesante della crisi del 2020. La perdita di fatturato è stata di circa il 20% (fonte: elaborazione su bilanci societari e indagine Efcem Italia). In più si è registrata una forte contrazione dei margini operativi e della redditività, che hanno toccato i valori più bassi degli ultimi 10 anni.

Uno scenario drammatico da cui tuttavia le aziende sono uscite brillantemente con la ripresa del 2021. Questa ha visto i fatturati ritornare ai valori pre-pandemici, confermando la resilienza del settore. Un settore che, anche grazie all’orientamento internazionale, ha potuto concentrarsi sui mercati che via via si aprivano. L’export italiano ha infatti registrato una crescita del +23,5% rispetto al 2020. E del +14% rispetto al 2019 (fonte: elaborazioni su dati Istat).

LUCI E OMBRE DEL 2022

Le previsioni di vendita per il 2022 sono ottimistiche. Nprimo trimestre, secondo uno studio Efcem Italia aggiornato ad aprile, l’afflusso di ordini si è attestato su livelli superiori a quelli del primo quarter 2019 del +16 per cento. Nello stesso periodo le esportazioni sono cresciute del 9% rispetto al periodo corrispondente del 2021. E del 13,6% rispetto al 2019.

L’altra faccia della medaglia è il forte aumento dei prezzi delle principali materie prime utilizzate dalle industrie di settore. Se si confrontano i prezzi delle commodity nel primo trimestre di quest’anno, rispetto ai primi tre mesi del 2020, vediamo un aumento dell’80% dell’acciaio inox. Ma anche delle altre materie prime (inclusa l’energia) e del 30% per i componenti elettronici.

Per i prossimi mesi si prevede (fonte: previsioni export planning su scenario Fmi, aprile 2022) che il commercio mondiale di attrezzature professionali subirà un rallentamento (+4,2% in media d’anno). Questo rispetto al forte rimbalzo del 2021. Il mercato si assesterà poi su crescite medio annue di circa il 4,7%. Crescite che porteranno il valore di questo mercato vicino alla soglia dei 55 miliardi entro il 2026.

LE SFIDE DEL SETTORE

La componente energetica e l’informatizzazione degli impianti sono le due sfide che il comparto dovrà affrontare nell’immediato futuro. In particolare, in tema di energia. Soprattutto considerando che in Italia la ristorazione contribuisce per il 25% all’intero consumo energetico del terziario. E che pesa per il 40% sui consumi energetici degli elettrodomestici (con solo l’1,5% delle utenze). Così Efcem è impegnata per supportare i produttori nello sviluppo di prodotti meno energivori, attraverso l’etichettatura energetica delle attrezzature. Processo che a breve comprenderà anche una buona parte delle attrezzature professionali. L’obiettivo fissato è la riduzione di almeno il 30% dei consumi entro il 2023.

Altro tema è come supportare i professionisti nel rinnovamento di un parco macchine spesso obsoleto. Un’opportunità, evidenziata dal Presidente Efcem, Andrea Rossi, è data dall’istituzione presso il Mipaaf, con l’ultima legge di bilancio, di fondi. Fondi per il sostegno dell’enogastronomia e della pasticceria italiana, destinati a finanziare anche investimenti in attrezzature professionali. Efcem, insieme ad altri stakeholder, sta partecipando ai lavori per la stesura dei criteri e modalità di utilizzo di questi fondi. Fondi da inserire in decreti attuativi specifici, che si auspica vedranno la luce nel minor tempo possibile.

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