L’e-commerce offre una serie di opportunità ancora per la maggior parte inesplorate al mondo della panificazione e della pasticceria. È quanto è emerso con chiarezza dall’American Bakers Association (ABA) Convention appena conclusa in California. Durante la convention esperti di settore e business innovator si sono confrontati sul futuro del settore bakery nel post pandemia. Charlotte Atchley ha riportato le evidenze più interessanti dell’incontro in un articolo su Bake Mag.
PICCOLI INVESTIMENTI, GRANDI BENEFICI
Nonostante l’incremento nell’uso delle piattaforme digitali da parte dei consumatori di tutte le età durante il lockdown, la maggior parte di loro continua a ragionare in ottica omnichannel. Passa dunque dal canale fisico a quello virtuale e viceversa. Non ci sono quindi “esclusive” in un senso o nell’altro nell’uso dei canali di vendita. Questo spinge la maggior parte dei panettieri e pasticceri a tenersi ancora a distanza dall’online. Ma il commercio digitale può portare una serie di benefici alle insegne del settore, che possono essere ottenuti con piccoli interventi a livello strategico. Per lo più sostenibili anche sul fronte degli investimenti richiesti.
INTERCETTARE I CLIENTI SUI MOTORI DI RICERCA
Per prima cosa, è fondamentale assicurarsi di essere ben posizionati nei risultati dei motori di ricerca. I grandi operatori del settore possono ottenere uno spazio privilegiato sugli scaffali dei negozi. Ma nulla garantisce loro altrettanto su quelli virtuali. Dunque anche i business di piccola dimensione devono cercare di proporre contenuti in chiave seo sui motori di ricerca. Questo per assicurarsi di essere al primo posto tra le piattaforme di e-commerce. “Pane”, per esempio, è il terzo termine più ricercato sulla piattaforma Instacart. Si tratta di una app di ecommerce multimarca che attrae tre tipi di acquirenti, molto diversi tra loro. C’è chi usa la funzione di ricerca per individuare gli articoli (il 40%), chi insegue gli sconti (30%). E poi l’acquirente fidelizzato che semplicemente ripete gli acquisti delle volte precedenti in modo sostanzialmente uguale (30%). A livello strategico è importante per una bakery presentarsi con un’offerta e dei contenuti in grado di intercettare tutte queste tipologie, attraverso le quali i consumatori tendono a muoversi in modo fluido.
L’IIMAGINE È TUTTO
A seguire, la cura della immagini ha un ruolo primario. Un croissant, per spiccare in una lunga fila di foto di prodotti simili, deve evocare freschezza, gusto, gola. L’esperta di social media marketing Alexandra Alexan raccomanda di puntare su quattro diversi tipi di immagini che generano un tasso notevole di engagement tra gli acquirenti. L’eroe, l’editoriale, l’uso finale e la mano–prodotto.
L’immagine eroe è uno scatto diretto del prodotto, mentre quella editoriale contestualizza la sua descrizione. Quella dell’uso finale può mostrare agli acquirenti come il dolce o il salato va impiegato, e la foto del rapporto mano-prodotto dà un senso preciso delle sue dimensioni.
ONLINE, UN TRENO DA NON PERDERE
Un’altra area critica su cui la bakery deve migliorare è la replica dell’esperienza fisica nel digitale. “Nessuno dei titolari di business di bakery on line ha ancora declinato nel mondo virtuale il look and feel della panetteria in negozio”. Questo quanto detto da Kasey Jamison, senior director of sales, large customer category, di Instacart . “Lo si può fare, per esempio, comunicando la storia dell’insegna o evidenziando la capacità di soddisfare esigenze diverse, con prodotti sempre nuovi. O anche, condividendo in modo semplice tecniche di preparazione professionali per avere, per esempio, lo stesso pane appena sfornato anche alle 5 del pomeriggio”.
Con una penetrazione nelle famiglie statunitensi di oltre l’85% per Instacart, e le vendite di generi alimentari online in pieno boom, è chiaro che questo canale è diventato parte del panorama della spesa quotidiana. E mentre imparare come ottimizzare lo spazio virtuale per un marchio può essere intimidatorio, il consiglio degli esperti è uno solo. “Inaugurate la vostra presenza on line e basta. Non aspettate di vedere se lo shopping virtuale è una moda o una tendenza. È qui per restare e a voi conviene investire su come presentarvi al meglio”.
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