Che sia mango, fragola, litchi o castagna, è la frutta l’ingrediente immancabile nella pasticceria di Steve Bormolini, giovane pastry chef della Pasticceria Gelateria Biancaneve e i sette nani di Livigno. Dopo anni di formazione all’estero, tra Svizzera e Lussemburgo, Steve decide di rientrare nella sua amata Valtellina e lì inizia la sua ricerca di equilibri e consistenze. Il tutto lo porta a creare dolci che paiono fuoriusciti da una tela di natura morta di un caravaggesco, tanto sono intensi e con una ricerca cromatica impeccabile.
Cura maniacale nella ricerca delle materie prime e precisione nell’esecuzione sono le caratteristiche principali di questo pasticcere, che ama le torte moderne tanto quanto i lievitati, «preziose creature che vedi crescere sotto i tuoi occhi». Una passione cresciuta tra i fornelli di casa: «guardavo mia mamma preparare il tiramisù e ho avuto voglia di imparare a creare seguendo il mio istinto. Non sono figlio d’arte, ma la passione per i dolci mi è stata trasmessa dalla mia famiglia». Tra i maestri che hanno segnato il suo percorso professionale, un posto di riguardo lo occupa Iginio Massari: «un grande comunicatore e un grande professionista, dal cuore generoso». Alla domanda “cosa farai da grande?”, Steve risponde con determinazione: «vorrei essere imprenditore di me stesso e avere un locale mio, dove poter regalare ai clienti un momento di leggerezza e piacere».