Quella di Sara Simionato è una passione innata per pasticceria e cucina. Classe 1987, dopo aver frequentato l’alberghiero di Castelfranco si laurea in Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione. Poi numerose esperienze tra Italia e Francia, All’Atelier de Jean-Luc Rabanel ad Arles, dove si è «letteralmente innamorata della pasticceria». Da nove anni è pastry chef dell’Antica Osteria Cera. Il principio che accomuna tutto il lavoro è la leggerezza: intensità di gusto e sapori senza appesantire troppo il piatto. Sono otto le proposte che compongono l’attuale carta dessert, suddivise in modo da poter soddisfare palati ed esigenze: alcune senza glutine o latticini, a base di cioccolato per i più golosi oppure dedicati al mondo vegetale. Insieme a Sara, ormai da sette anni, c’è Luca Ferrari. «La carta dei dessert si basa molto su frutta e verdura, per questo la cambiamo in genere quattro volte all’anno secondo stagionalità, senza dimenticare almeno due abbinamenti originali e vivaci, apparentemente lontani dal mondo della pasticceria ma che, con il giusto equilibrio diventano vincenti: cavolfiore, prezzemolo e zafferano; plancton, caviale e lattuga di mare; caramello, cipolla, cioccolato e aceto balsamico» racconta Sara. Temperature e consistenze diverse fanno la differenza per completare il risultato finale, in un racconto che continua e conclude quello iniziato con i piatti del menu salato. «La carta dei dessert è la nostra espressione, il nostro modo di comunicare con i clienti. Circa il 90% degli ospiti ordina il dolce, ecco perché il suo ruolo è importante».
IL SIGNATURE DESSERT: Gelato al latte affumicato con aria al miele di barena, cremoso allo yuzu e polvere di limone bruciato