Melissa Forti: un approccio emotivo, umano, viscerale

Imprenditrice di se stessa, self-made woman forte e romantica, Melissa Forti non è la classica pasticcera ma una professionista dei dolci che ha conquistato Italia ed estero per le commistioni gustative e l’eleganza delle sue creazioni
Melissa Forti: un approccio emotivo, umano, viscerale

Imprenditrice di se stessa, forte e romantica al tempo stesso, il legame di Melissa Forti con il mondo della pasticceria non è innato, ma costruito a poco a poco. Quasi casualmente. La base, che muove la creatività e plasma farina, uova, zucchero e burro, è la passione. Uno spirito libero che ben si legge nelle molteplici preparazioni, capaci di trasportare mente e palato in un tempo sospeso fatto di golosa delicatezza. Il resto lo fanno l’intraprendenza, il coraggio e quel pizzico abbondante di fiuto che non guasta. Romana di nascita e ligure d’adozione, Melissa cresce professionalmente in una Sarzana pronta ad accogliere le sue idee e le sue proposte. «Sarzana è stata una scelta d’amore, ho deciso di lasciare Roma e trasferirmi con quello che all’epoca era il mio ragazzo. Le prime esperienze in cucina alle prese con i dolci, sono arrivate al mio ritorno da New York. Lì mi sono innamorata del cake design e ho acquistato qualche decorazione quasi per gioco. Una volta a casa ho provato a fare il mio primo cupcake: un vero disastro. Poi ho riprovato, è andata bene e non ho mai smesso». Esperimenti, tanto studio e libri di cucina nuovi e antichi hanno reso completa la sua formazione da autodidatta. «Mi sono messa alla prova lasciando che l’istinto facesse il resto. Una volta presa coscienza di ciò che volevo sperimentare, ho deciso che avrei dovuto studiare. Così sono andata in Inghilterra e a New York per frequentare due master e specializzarmi maggiormente. Lo stile e la tipologia dei dolci che ho scelto di creare sono l’esatta espressione della mia persona».

LA TEA ROOM DI SARZANA

Sul suo cammino professionale non ci sono veri maestri, «faccio quello che faccio, come piace a me. Seguire qualcuno condizionerebbe la mia creatività». Poi la svolta, con l’apertura della Tea Room a Sarzana, quella che l’ha consacrata e dato visibilità nel mondo della pasticceria, un angolo di eleganza all’inglese dove fermarsi e lasciarsi trasportare da un’atmosfera avvolgente. È lì che prende sempre più forma la sua capacità culinaria per i dolci, ma soprattutto una personale idea di pasticceria fondata sull’utilizzo esclusivo di prodotti biologici, l’assenza di coloranti artificiali, additivi e gelatine. Pur amando e proponendo i classici dolci inglesi e americani, Melissa inizia ad approfondire la tradizione italiana per riportare alla luce ricette del passato, talvolta dimenticate, donando loro un significativo tocco di modernità. «Per me ogni dolce racchiude qualcosa di più, ecco perché mi interessa studiarne l’etimologia, per scoprirne il legame con la nostra storia. Non mi sono mai sentita una pasticcera tipica, non vengo da una scuola professionale. Il mio è sempre stato un approccio emotivo, umano, viscerale. Ogni cosa che esce dal forno ha per me una connotazione sentimentale, è un gesto che mi cattura perché vuol dire fare qualcosa di bello e buono per gli altri». Così la piccola Tea Room di Sarzana, il suo essere personale e particolare, insieme alla bontà di torte e cupcake da mangiare prima con gli occhi, cominciano a farsi strada. Sono piccoli passi, per grandi risultati.

L’APICE

Piccoli passi che la portano oltre i confini nazionali. Lei che è sempre stata una globetrotter, torna a viaggiare per lavoro lasciando la sua dolce impronta tra Germania, Inghilterra, Austria, Olanda, Giappone ed Emirati Arabi. Melissa, il suo talento e quella garbata decisione che la contraddistingue, crescono. Arrivano importanti riconoscimenti con la creazione del Tè del pomeriggio per la Royal Academy of Arts di Londra e il sold out dei suoi due libri che vengono tradotti in molteplici lingue. Non solo, si trova a partecipare a programmi tv all’estero, fianco a fianco con grandi chef e pasticceri: come la sua presenza in veste di giudice speciale nell’edizione 2020 di Bake Off Italia All Stars Battle. «Quando i treni passano li analizzo e, se li ritengo buone opportunità, cerco di prenderli tutti. La Germania è stata per me come una sorta di servizio militare: la cultura è molto diversa dalla nostra, il loro calore è differente, ma per me è stata importantissima e mi sono sentita comunque a casa e accolta».

L’INTERRUZIONE CAUSA COVID-19

Il 2020 segna per lei un ritorno in Italia ricco di progettualità professionali e con un’idea che comincia a prendere forma: l’apertura del Cafè Duse a Copenaghen. Un’altra sua creatura. Un’altra prova. Ma il 2020, distinto dalla pandemia, mina anche per lei alcune certezze, creando dubbi e insicurezze. Le stesse che hanno coinvolto l’intero comparto di ristoranti bar e pasticcerie. «Mi sono trovata chiusa in casa con tanti progetti messi in standby. Ero spaesata, con la necessità di fare il punto e prendere decisioni anche molto difficili». Queste decisioni portano alla chiusura della sua tanto amata Tea Room di Sarzana e determinano uno spartiacque nel cuore di Melissa. «Se non ci fosse stato il Covid non avrei mai chiuso la Tea Room. Ma dovevo tirare la cosiddetta riga e darmi delle priorità. Per me è stato come un lutto, quel negozio era un pezzo di vita, mi ha consacrata e iniziata a questo lavoro. Avevo messo lì dentro tutto quello che ero. Imperfetto come me. Ci si veniva con gioia e questo rappresentava la mia più grande conquista». Oggi il suo cammino va avanti, ma c’è sempre un “chissà”, ripensando a quel piccolo angolo nel centro di Sarzana: «sono fatalista, per tutto c’è una spiegazione e io accolgo a braccia aperte quello che arriva dalla vita. Dopo la chiusura non sapevo più chi ero, tutt’ora sono in una fase di ricostruzione. In evoluzione».

I PROGETTI DI OGGI

Ed è questa costante evoluzione che la tiene in movimento, che la aiuta a progettare e pensare al futuro. Così, dopo i rallentamenti dell’ultimo anno, anche i lavori per l’apertura del Café Duse sono ripresi e procedono a pieno ritmo. Lì ci sarà ancora Melissa, con le sue idee e la sua filosofia. Ma lei non ha alcuna intenzione di lasciare l’Italia e i suoi sogni sono proiettati alla costruzione anche a livello nazionale. «Sono contenta che l’Italia stia rispondendo al mondo di quella pasticceria che mi rappresenta. L’estero è stata una casualità per me, fortuita ma fondamentale per farmi conoscere. In Italia bisogna “entrare” in tv per diventare maggiormente visibili, il percorso è più lento. Il mio desiderio è fare business qui, sto pensando a un nuovo format». «Questo inverno sarà molto importante a livello professionale, tante opportunità si stanno aprendo. A settembre sarò a Lipsia per una masterclass online su un portale specializzato sul mondo del food, poi a novembre andrà in onda un programma su Sky e in chiaro su TV8 che mi vedrà presente come unico giudice femminile. Sarà diverso dal solito, sviluppato su cinque puntate. Ho accettato proprio perché nuovo, mi rappresenta». Nel suo futuro Melissa vede cambiamenti continui, ma sempre con la volontà di portare avanti la passione per i dolci e la pasticceria, senza snaturarsi. «Sicuramente voglio continuare a scrivere libri, per me è catartico. Poi vorrei aprire ancora qualcosa di mio in Italia, non sono avida, due o tre negozi al massimo. Ho già in mente qualche idea». Sono questi i pensieri e il domani di Melissa Forti, una professionista con basi solide, consapevoli. Le esperienze l’hanno temprata e fatta crescere perché, come dice lei, «quando ho iniziato ero più leggera, più incosciente. Forse ora sono diventata donna».

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