Pietro Macellaro, il pasticcere agricolo cilentano, espande i propri orizzonti business e sceglie New York per aprire due nuovi ed esclusivi punti vendita
Un’altra storia di speranza. Un racconto che parla di come due continenti possano parlare la stessa lingua. Quella di Pietro Macellaro. Il pasticcere cilentano sceglie New York, e ne apre ben due di pasticcerie. Tra poco col suo nome ci saranno uno store a Williamsburg e uno a Manhattan. Il progetto d’Oltreoceano è la conclusione di due anni di lavoro.
Nella Grande Mela Macellaro era già da tempo consulente per molti ristoranti italiani di lusso, dove aveva potuto testare il favore che incontravano alcuni dei suoi prodotti. L’idea sarà quella di vendere tutto l’anno una tipologia di pasticceria italiana contemporanea, strizzando l’occhio all’attenta propensione dei newyorchesi a scovare eccellenze gastronomiche.
La sua storia parte da Piaggine, e dalla sua “pasticceria agricola”. Qui la mise en place dei dolci presenta coltello e forchetta e piatti di porcellana. E il territorio è ben interpretato anche dal suo Panettone. Per New York, Pietro Macellaro ha in mente un progetto davvero speciale proprio per il dolce lievitato del Natale. E verrà proposto come mai prima. Ovvero tutto l’anno e declinato in diverse proposte per tutta la giornata: per la colazione, come dessert e come degustazione. Altro prodotto su cui si farà molta leva sarà il cioccolato. Che dovrà essere il più possibile “vero” e poco lavorato. Ci saranno per esempio dei gusti e dei ripieni vicini al gusto americano. Tra questi la pralina con arachidi e caramello salato.