Passeggiando per le vie dello shopping di Como, a due passi dal “lago più bello del mondo” (cit. Huffington Post) ci si potrebbe imbattere in una vetrina un po’ diversa dal solito. Una vetrina che altri non è se il laboratorio a vista di Ge.Lab, una gelateria il cui nome già dice molto.
L’INAUGURAZIONE, POI IL LOCKDOWN
Marco e Elisa, i due proprietari, ci hanno accolto per raccontarci di più del loro progetto. “L’idea alla base di Ge.Lab – ci racconta Elisa – è quella di proporre gelato naturale e gourmet. Dal momento che sul mercato c’erano spazi per proporre la nostra idea, abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura”.
Sogno che rischiava di andare in frantumi causa covid. “Abbiamo aperto 6 giorni prima del lockdown. Ma non ci siamo dati per vinti, eseguendo dei lavori che avremmo fatto più avanti (una costante per molte attività durante il lockdown, ndr) e iniziando il delivery, che all’inizio facevamo noi a Como e limitrofi, mentre ora ci affidiamo alle piattaforme”.
Col senno di poi, si potrebbe quasi dire “meno male” dato che il gelato è stato tra i cibi più ordinati durante la pandemia. Lockdown che ha anche ovviamente un ricorso massiccio al digital marketing. “Non potendo fare volantinaggio, per noi i social sono stati e sono tutt’ora un potentissimo mezzo di comunicazione, sui quali investiamo molto”.
CONTADINI IN GELATERIA
Ge.Lab propone gelato naturale, scontata ovviamente quindi l’assenza di preparati e basi industriali. “Tutti i gusti vengono preparati individualmente, nel nostro laboratorio a vista, che incuriosisce e attira i passanti”.
Altro punto di forza sono la filiera corta e le materia prime.“Gran parte della frutta ci viene fornita dal fruttivendolo all’angolo e per alcune eccellenze, come ad esempio fragole e mirtilli abbiamo il contadino dell’azienda agricola che ci consegna direttamente in negozio. Per altri prodotti, come la pasta di nocciole del Piemonte IGP, ci affidiamo a produttori del posto”. Un ritorno al passato guardando al futuro, verrebbe quasi da dire.
IL GELATO GOURMET
“La nostra idea di gelato – ci spiega Marco – è quella di abbinare alla base sia una salsa che una base di biscotto o croccante, tutto di nostra produzione. Ad una base crema abbiniamo una salsa leggermente acida, come la fragola, mentre al gelato di frutta aggiungiamo una salsa più corposa e grassa, come ad esempio il cioccolato. L’aggiunta di salsa e biscotto viene fatta davanti al cliente, nella carpina, per preservare aroma e consistenza”.
Il top? Il dolce del casaro, gelato alla ricotta di pecora, aromatizzato al limone, con marmellata di fichi (del giardino dei proprietari) e noci pralinate.