Passione, tecnica e uno stile personale: così si diventa campioni del mondo. Intervista al vincitore del “Sucre d’Or” Davide Malizia
Romano, di origini siciliane, Davide Malizia ha lavorato nei laboratori di pasticceria di prestigiosi alberghi della capitale, appassionandosi sempre più all’arte dello zucchero e della scultura artistica. Vincitore di diversi concorsi, tra cui, nel 2013, il Campionato Mondiale di Zucchero Artistico “The Star of Sugar” e il Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores in veste di allenatore della squadra italiana, nel 2015 ha fondato a Roma la Aromacademy, accademia di pasticceria e zucchero artistico, che ora punta ad ampliare con una nuova struttura, sempre nella capitale.
Lo abbiamo incontrato alla cerimonia di premiazione dello Sucre d’Or, subito dopo la vittoria.
Davide, cosa significa, da un punto di vista personale e professionale, aver vinto lo “Sucre d’Or”?
È la massima soddisfazione che un artista possa ricevere nel campo dello zucchero artistico, un premio che non ho mai pensato di ricevere e che, proprio perché così inaspettato, mi sta regalando una gioia immensa.
Quali sono le qualità che deve avere un artista dello zucchero?
Innanzitutto la passione per la tecnica, l’arte e lo zucchero artistico. Ma anche l’ispirazione continua, la curiosità e soprattutto la voglia di lavorare su uno stile personale che ti permetta di essere riconoscibile tra mille. Ci sono tanti bravi esecutori nel mondo, che però sono sempre associabili a qualcun altro. Lo stile personale è indubbiamente una delle caratteristiche principali di un grande artista.
Cosa consigli a chi si vuole avvicinare a questa disciplina?
Innanzitutto un corso approfondito per capire se piaccia o meno e poi “andare a pesca”, ossia armarsi di tanta pazienza, ma anche applicarsi e fare tanta pratica.