Dopo una Pasqua decisamente sottotono, i player guardano con fiducia alla prossima stagione natalizia. Si confermano i trend in atto: clean label e farine alternative in primo piano
Una Pasqua da dimenticare quella 2020, che ha messo a dura prova aziende e consumatori. Eppure, nonostante le previsioni siano ancora avvolte nell’incertezza, i produttori di farine e semilavorati sono fiduciosi nella ripartenza, certi che i consumi evolveranno verso prodotti di qualità, e sono pronti ad affrontare le sfide imposte dal mercato.
Parlando di farine la battaglia si gioca su stabilità, equilibrio, performance tecniche. Le aziende lavorano su questi aspetti per migliorare costantemente i prodotti esistenti e svilupparne di nuovi. Ma c’è anche un altro trend che accomuna le farine al resto del mondo food. La ricerca di prodotti autentici e come una volta. Vale a dire farine a tutto corpo, meno raffinate, anche arricchite da semi e altri cereali, che conferiscono al prodotto caratteristiche peculiari. In questa direzione stanno sperimentando e studiando sia le aziende sia gli artigiani.
In ambito mix praticità e servizio sono leve fondamentali. Si cercano prodotti semplici da utilizzare, che consentano di velocizzare le produzioni, ma che allo stesso tempo consentano un certo grado di personalizzazione. Il trend dominante è quello del clean label, ovvero semilavorati dall’etichetta corta che nella gran parte dei casi contengono lievito madre, in grado di contribuire positivamente alle caratteristiche organolettiche del prodotto finito.