Le più recenti indagini di consumo evidenziano come la colazione rappresenti un’ottima opportunità di business. A patto che l’offerta, il servizio, la qualità e il prezzo siano adeguati
La colazione è un settore in salute, nonostante il bar, in generale, sia un canale in sofferenza, soprattutto nelle grandi città del centro nord. A dirlo è la FIPE che nel Rapporto Ristorazione 2019 rileva che circa 5 milioni di italiani ogni giorno (circa il 10,8% del campione considerato dallo studio) fa colazione al bar ogni giorno. La percentuale sale al 16,6%% se guardiamo a chi consuma fuori casa il primo pasto della giornata almeno una o due volte a settimana e al 64,3% per chi lo fa una o due volte al mese. Il bar/caffè continua a essere il luogo per eccellenza deputato alla colazione, segue il bar pasticceria che resta il secondo posto preferito dai consumatori.
IL CONSUMATORE TIPO
Lo scenario positivo del comparto è confermato dallo studio CREST condotto da NPD Group, che, attraverso la realizzazione di circa 88mila interviste all’anno, analizza i comportamenti di consumo degli italiani. «Il 34% delle visite nella ristorazione commerciale – spiega Matteo Figura, Food Service Italy Director di NPD Group – è legato al momento della colazione e il trend è in crescita del +2,2%. Una quota importante, soprattutto se paragonata a quella di altri paesi europei. La spesa media individuale, per contro, è piuttosto bassa, intorno ai 2 euro. Mediamente si acquistano 2,3 prodotti, dalla battuta di cassa piuttosto bassa. In generale la colazione cresce a tassi superiori al mercato».
COSA SI MANGIA A COLAZIONE
La viennoiserie e le bevande calde (caffè e cappuccino) sono i prodotti più gettonati, ma emerge una nuova tendenza, quella del salato «che – conclude Figura – ha ancora un peso poco importante, ma è in crescita e riteniamo che da qui in avanti si affermerà sempre di più».
Anche i dati di Formind (provenienti sia da rilevazioni sui punti vendita, sia da panel di consumatori) relativi all’anno mobile terminante a ottobre 2019, rilevano performance particolarmente positive per alcune categorie di prodotti, come spiega Antonio Faralla, Chief Executive Officer. «Caffè, cappuccino e croissanterie sono in crescita. Le due bevande più gettonate per la colazione mettono a segno un +3,5%, mentre i croissant crescono del +7,6%, con risultati particolramente positivi per tutti quei prodotti che rispondono a requisiti di benessere, come le referenze integrali o per intolleranti, i prodotti biologici o a minore impatto ambientale”