Giovane e ambizioso, Felice Venanzi, da poco entrato a far parte di Accademia Maestri Pasticceri Italiani, si conferma un talento nel settore dell’arte dolce e dell’imprenditoria. Da cinque anni porta avanti con successo un locale di grandi dimensioni, con un’offerta moderna e ricercata
Felice Venanzi e Marta sono l’eccezione che conferma la regola. La dimostrazione che lavorare insieme, pur essendo una coppia nella vita, si può, e anzi, insieme si possono raggiungere grandi traguardi. «Sono convinto – racconta Felice Venanzi – che al giorno d’oggi avere il supporto della famiglia sia fondamentale: l’aiuto della mia compagna nella gestione del laboratorio e del negozio è un grande valore aggiunto, così come quello di mia cognata, e dei miei suoceri». Ma facciamo qualche passo indietro.
Felice Venanzi e Marta, classe 1984 lui, 1985 lei, non sono figli d’arte e hanno intrapreso la strada della pasticceria per caso, grazie ai lavoretti che hanno svolto per mantenersi agli studi universitari. Lui lascia gli studi a due esami dalla laurea in scienze politiche, mentre lei rinuncia al percorso di studi in ingegneria meccanica prima e giurisprudenza poi, di fronte alla passione per l’arte dolce. «Inizialmente, in verità – aggiunge Felice Venanzi– entrambi pensavamo di aprire un’attività nell’ambito della panificazione, ma poi le cose sono cambiate, abbiamo investito prima di tutto su noi stessi, sulla formazione di alto livello ed esperienze di qualità. Per arrivare a realizzare il nostro sogno cinque anni fa, quello di aprire una pasticceria di prestigio nella capitale».
Chi sono stati i vostri maestri più importanti?
Prima di tutto ci siamo iscritti presso la più accreditata scuola di pasticceria professionale, la CAST Alimenti di Brescia, dove abbiamo frequentato un corso di 6 mesi. Poi abbiamo avuto la fortuna di essere chiamati entrambi a lavorare presso la pasticceria Il Picchio dell’Accademico Claudio Marcozzi, al quale dobbiamo molto in termini di apprendimento tecnico e savoir faire. In seguito ci siamo trasferiti a Padova, dove ho avuto l’onore di lavorare dal maestro Luigi Biasetto per due anni, mentre Marta ha prestato opera presso la pasticceria D&G del maestro Denis Dianin. Successivamente ci siamo iscritti a qualche altro corso di perfezionamento, per poi finalmente, nell’aprile 2014, arrivare ad inaugurare la nostra Pasticceria Gruè, in viale Regina Margherita, a Roma.
Qual è l’aria che volete che si respiri nel vostro locale?
È un locale giovane e moderno, dove vogliamo che il cliente si senta a casa. Per l’arredamento ci siamo affidati a un’azienda leader del settore, che ha saputo creare un ambiente cosmopolita, che trasporta nel mondo esotico e affascinante del cacao, e si lascia vivere in piena libertà.
Qual è il punto di forza della vostra offerta?
Siamo aperti dalle 7 del mattino alle 21 di sera ed offriamo un servizio di pasticceria e ristorazione di qualità, con una proposta di alto livello per il pranzo della domenica. Offriamo vienneseria per la prima colazione, pasticceria mignon, torte moderne, monoporzioni, pralineria, semifreddi e gelati, lievitati da ricorrenza e pasticceria salata.
Quali sono i requisiti imprescindibili per aprire un’attività di successo, oggi?
Ambizione prima di tutto, perché non si arriverà mai in cima alla vetta se non si ha l’obiettivo di farlo. È indispensabile avere competenze ad ampio raggio, per non dover mai dipendere completamente da qualcun altro. È imprescindibile essere dotati dei cosiddetti “attributi” perché, oggi, in Italia, è molto difficile essere titolari di un locale: bisogna essere bravi manager e imprenditori. Inoltre non si può essere altrove: bisogna garantire una presenza costante nella propria attività.
Quali riconoscimenti avete ottenuto finora?
Nel 2017 abbiamo ricevuto il premio come migliori pasticceri emergenti dal Gambero Rosso; nel 2018 abbiamo vinto il premio come Miglior Panettone al cioccolato per “Il panettone secondo Caracciolo”; sempre l’anno scorso il portale “Puntarella Rossa” ci ha segnalati per la miglior colazione; mentre la pubblicazione estera del Gambero ci ha nominato migliore pasticceria di Roma.
Sogni nel cassetto?
Continuare a crescere, sia in termini di prestigio sia aprendo altri punti vendita che possiamo servire dal laboratorio centrale. Sono un tipo che non si accontenta e vuole sempre il meglio, per questo aspiro ad entrare a far parte dei Relais Desserts International e perché no, vincere un Campionato mondiale.
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