“In laboratorio ci sono nato e cresciuto, non avrei potuto fare altro che il pasticcere. Sono quello che si definisce un “figlio d’arte”. Mio padre – che ha fondato questo locale nel 1982 – era un pasticcere rigoroso e creativo. Negli anni Sessanta ha lavorato in due grandi pasticcerie storiche di Verona e io, che da bambino giravo con la mia moto elettrica tra i banconi del laboratorio, lo guardavo creare i suoi lievitati con un misto di adorazione e curiosità. Con il suo fare risoluto che non faceva sconti a nessuno, tantomeno a se stesso, mi ha trasmesso la passione per la qualità della materia prima e il rispetto per il lavoro. E quando a sei anni mi è stato regalato il mio primo grembiule da pasticcere, sapevo che non me lo sarei più tolto.
All’inizio degli anni Settanta – prima che io nascessi – aprì la sua prima pasticceria. Era a meno di 500 metri da qui e lì cominciò un percorso che lo portò ad aprire nel 1982 questo locale dove io, prima per gioco e poi con testa e cuore, sono cresciuto umanamente e professionalmente. Era il 1989 quando il gioco diventò lavoro e cominciai a lavorare in laboratorio in maniera costante. Nel 1993 iniziai un percorso di approfondimento lavorando nei laboratori dei più grandi maestri pasticceri del momento come Igino Massari. Ho conosciuto anche Leonardo Di Carlo con cui è nata un’amicizia profonda. Il primo negozio tutto mio, o per meglio dire tutto nostro – mio e di mia moglie Samantha – lo aprimmo nel 1998.
In Viale Olimpia, nella pasticceria di famiglia, arrivammo nel 2001, quando venne a mancare mio padre e decisi di continuare a scrivere la storia della nostra famiglia. Tre anni fa abbiamo rinnovato i locali dando un’impronta personale agli spazi. Il banco è territorio di Samantha e io non posso metterci becco; il laboratorio, invece, è il mio regno. Sempre in fermento, sempre in evoluzione. Quando è mancato mio padre ho sentito l’esigenza di mantenere la tradizione di famiglia mescolando le ricette storiche con tutto quello che avevo imparato in giro per laboratori. Ho anche “preso in mano” la situazione con i lievitati, che prima lasciavo completamente a lui. Il lievito è un figlio che va accudito e coccolato. Ne ho sempre avuto un po’ di timore, poi me ne sono innamorato e ora non potrei farne a meno.”
#DolceIcona – L’Agostin
«Perché limitarsi al Natale o alla Pasqua? Io i lievitati artigianali da festività li volevo assaporare tutto l’anno, così è nato L’Agostin. Uno dei prodotti che più mi sta a cuore: un lievitato leggero, ma gustoso e profumato, da mangiare tutto l’anno». Nato come panettone estivo, questo lievitato dal delicato profumo di limone esprime al meglio le qualità del lievito madre che viene usato dalla famiglia Lorenzetti dal 1960. Preparato con limone candito macinato e la Farina Lievitati Le Sinfonie di Agugiaro&Figna, è proposto in formato bauletto da 3 etti e mezzo. Un dolce artigianale, nato come innovazione e diventato tradizione. A Verona non si fa colazione senza una fetta di L’Agostin.
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