Ottimizzare l’efficenza energetica nei laboratori artigianali e – di conseguenza – risparmiare energia, non è più solo una questione etica o ambientale. Passare ad attrezzature efficienti e utilizzarle correttamente consente di ridurre le bollette e, in ultima analisi, di guadagnare di più
Scegliere attrezzature efficienti conviene. Lo dicono i produttori, lo dicono gli artigiani, ma lo dicono soprattutto le bollette a fine mese. Ristrutturare i laboratori, ma anche i punti vendita, in un’ottica di massimizzazione dell’efficienza energetica, consente di risparmiare diverse centinaia, se non migliaia di euro ogni mese. Un risparmio che si traduce in guadagno e che giustifica i maggiori investimenti iniziali.
Si può partire dal semplice, per esempio passando dalle luci alogene a quelle a led. Piccoli passi con risultati interessanti, cifre alla mano, che poi invogliano a farne altri, più grandi.
All’atto dell’acquisto di nuove attrezzature, per esempio, non guasta documentarsi sul loro funzionamento e sulle loro caratteristiche, per accertarsi non solo che siano macchine tecnologicamente all’avanguardia ed efficienti, ma che siano realmente adatte al tipo di laboratorio e al tipo di produzione per cui vengono acquistate.
Sì perché molto del risparmio lo fa l’uso appropriato e corretto delle macchine, che usate nel modo giusto, non solo consumano di meno e rendono di più, ma sono meno a rischio di guasti, variabile anche questa da non trascurare quando si parla di ottimizzazione delle risorse.
Per scegliere bene è indispensabile quindi documentarsi, consci del fatto che, a oggi, in Italia e in Europa, non esistono certificazioni sull’efficienza energetica applicabili alle attrezzature per i laboratori e le cucine professionali. L’unico standard disponibile è l’americana Energy Star, che hanno adottato anche diverse aziende del mercato nazionale.
L’Energy Star è la sola certificazione esistente relativa all’eccellenza nell’efficienza energetica dei forni combinati commerciali. Si tratta di un programma speciale sviluppato da un’agenzia governativa americana, l’EPA (Environmental Protection Agency), che presenta requisiti di ingresso molto stringenti.
In Italia al momento non esistono norme sul risparmio energetico per le attrezzature da cucina professionali. A livello europeo si è costituito un comitato tecnico che riunisce diversi produttori di forni professionali, che sta lavorando per realizzare uno standard di test condiviso a livello europeo che prescriva come misurare l’efficienza energetica. Una volta realizzato lo standard toccherà alla comunità europea stabilire i valori necessari a ottenere eventuali certificazioni.