Presentato a Milano il progetto Rinaldini Pastry Spa: un team affiatato, partnership internazionali, boutique-gioiello e uno stretto controllo della qualità per portare l’eccellenza artigianale e l’estro del Maestro pasticcere romagnolo nel mondo
Un investimento inziale di 6 milioni di euro. Cinque nuove aperture italiane entro il 2018. Le inaugurazioni di Londra, Parigi e Mosca nel 2019. La conquista di America e Asia entro il 2022. Trenta aperture complessive, il 40% dirette e il 60% in franchising, per almeno 250 nuove assunzioni. Si prospettano 5 anni di fuoco per Roberto Rinaldini, che insieme ai suoi nuovi soci ha presentato lo scorso 20 dicembre a Milano la Rinaldini Pastry Spa, “il primo progetto di questo genere in Italia, tutto italiano e completamente esportabile”, come lo definisce lo stesso Roberto.
Alla base un format solido e completo, che non lasci spazio al dubbio. Se il cuore del progetto è infatti la pasticceria del Maestro romagnolo, per tenerne alto il nome e la qualità artigianale, sono previsti una formazione puntuale dei dipendenti e un attento controllo dei punti vendita anche nel caso delle aperture in franchising, che Mario Esposito, consulente strategico della società, preferisce definire partnership, tanto sarà diretto e tagliato su misura il rapporto con la “casa madre” riminese. Tre i format previsti (50, 100 e 250 mq) adattabili alla location scelta, esclusivamente in contesti di prestigio, come di pregio saranno anche i materiali utilizzati, su tutti il marmo di Carrara. L’offerta più completa includerà gelateria, pasticceria dolce e salata, caffetteria ma anche ristorazione: a essere esportata sarà la tradizione romagnola, “una cucina che parla di noi – sottolinea Rinaldini – passatelli, strozzapreti, tortellini e lasagne ma anche una linea che strizza l’occhio al vegano e al vegetariano”. I prodotti saranno preparati in loco: “al di fuori di Londra e Parigi tutto il resto del mondo dovrà aprire un laboratorio con personale Rinaldini, altrimenti non si aprirà il punto vendita”, sottolinea Esposito.
A credere, e dunque investire, in quello che si può definire il più grande progetto industriale e finanziario italiano nel mondo della pasticceria artigianale, l’imprenditrice riminese Micaela Dionigi, Presidente di Gruppo Società Gas Rimini. Esperta nella costruzione e nel consolidamento delle società sui mercati finanziari, ma anche portavoce di una politica di gestione aziendale basata su una forte connotazione etica e sociale, Dionigi ha conosciuto Rinaldini grazie a un’iniziativa condivisa a sostegno dell’oncoematologia pediatrica, ne ha apprezzato il talento e le idee innovative e dunque, dichiara, “è stato per me naturale convergere in un progetto comune che ci ha trovato in sintonia”.