Il giovanissimo canadese Santiago Cuyugan ha vinto a Melbourne, Australia, lo scorso 30 maggio, il premio di Miglior Savour Patissier del 2017, istituito dalla Savour Chocolate & Patisserie School
Durante l’evento culinario annuale Foodservice Australia, che ha avuto luogo presso il Royal Exibition Building di Melbourne, dal 28 al 30 maggio, si è svolta la seconda edizione del Savour Patissier of the Year, contest istituito dalla Savour Chocolate & Patisserie School, volto ad eleggere il miglior Pastry chef dell’anno .
A ricevere la corona è stato il ventiquattrenne Santiago Cuyugan che, a suon di torte e pasticcini, ha sbaragliato i suoi 29 avversari, aggiudicandosi il gradino più alto del podio.
Oltre che con il titolo, Cuyugan è stato premiato con un assegno da 15 mila dollari australiani, un viaggio nelle piantagioni di cacao del Ghana e un corso di formazione ad Hong Kong, sotto la guida di Marike Van Beurden al Ravifruit.
Da tre anni Cuyugan si è trasferito da Vancouver in australia e attualmente lavora proprio a Melbourne, nella pasticceria, gelateria e caffetteria Bibelot.
Il giovane pasticcere ha dichiarato a caldo che questa vittoria è la realizzazione di un sogno: “anche se il premio non avesse incluso il denaro, sarei stato comunque felicissimo dei due viaggi. Non vedo l’ora di visitare l’Africa e Hong Kong e di sperimentare nuove forme di pasticceria, da incorporare nel mio stile”.
La Savour Chocolate & Patisserie School, promotrice del contest Savour Patissier of the Year, è la prima scuola di alta pasticceria del Sud-Est asiatico; la competizione si è svolta nell’arco di tre giornate, nelle quali i 30 sfidanti hanno dovuto dimostrare le loro abilità in 4 categorie: torte, pasticcini, dessert e entremets. Per ciascuna categoria, i giudici di fama internazionale hanno assegnato un punteggio. La somma più alta dei 4 punteggi ottenuti, ha decretato il vincitore.
“Ho passato due mesi a studiare, disegnare e assaggiare la torta da presentare alla giuria – racconta Santiago – Volevo che fosse qualcosa di diverso dal solito, quindi ho pensato che se tutti fanno torte rotonde, io avrei fatto una torta a fiore. Ho voluto rompere gli schemi.”
E si può dire che ci sia riuscito.
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