Facendo una viaggio temporale nella storia della pasticceria italiana dell’ultimo secolo, ci si imbatte in alcuni dolci che hanno inevitabilmente lasciato impresso il loro segno, e dettato le mode culinarie nelle diverse decadi
Lasciando temporaneamente da parte i grandi ed intramontabili classici italiani, come il panettone, la pastiera napoletana o la cassata siciliana, tutti d’origine ben più antica, vediamo quali sono i dessert più cult del nostro ‘900, e che sono stati in grado di entrare nella storia a pieno titolo.
Anni ’10
La Torta Paradiso
Pur essendo stata brevettata nel 1878 dal pasticcere pavese Enrico Vigoni, può essere considerata un dessert cult di inizio ‘900: si tratta della torta per eccellenza, gonfia e soffice, dalla preparazione semplice, valutata tutt’ora come uno dei dolci più rappresentativi della pasticceria italiana.
Il Montebianco
Dolce a base di purea di castagne e panna montata, trova le sue origini nel Piemonte dei Savoia, al confine tra l’Italia e la Francia, e deve il suo nome all’omonima montagna. Diffusosi da lì a tutto il Nord Italia si è radicato nella lista dei dolci tradizionalmente autunnali ed invernali.
Anni ’20
La Millefoglie
Si tratta di un dolce di provenienza transalpina, formato da due, o più strati di pasta sfoglia, farciti con crema pasticciera. Le sue origini pare risalgano al 1600, ma la sua diffusione in Europa e in Italia inizia attorno agli anni ’20.
La Torta Caprese
Cioccolato, mandorle, uova e zucchero sono gli ingredienti di questo capolavoro inventato a Capri negli anni ’20: una torta senza farina né lievito è una grande novità per la pasticceria d’allora, tanto da ottenere un immediato successo e una larga diffusione.
Anni ’30
La Pavlova
Si tratta di una meringata farcita di panna e frutta fresca, che fu ideata in omaggio all’omonima ballerina russa.
Anni ’40
La Foresta Nera
Torta di origine tedesca, composta da diversi strati di pan di spagna al cioccolato, farciti con ciliegie, panna montata e lamine di cioccolato, anche ai lati.
Pare che la sua ideazione abbia preso spunto dall’abito tradizionale indossato dalle donne germaniche in quegli anni: scuro come il cioccolato, portato con una camicia bianca come la panna, ed un copricapo a pois rossi come le ciliegie.
Zuppa inglese
Nonostante il nome, la zuppa inglese è un dolce al cucchiaio tutto italiano: pan di Spagna inzuppato in liquori di vario genere e crema pasticciera. Marche e Toscana se ne contendono l’origine, ma il successo che questo dessert ha avuto su scala mondiale, lo rende uno dei dolci più esportati d’Italia.
Anni ’50
Il Tartufo di Pizzo
Quasi certamente ispirato dall’omonimo cioccolatino piemontese, questo dolce tipico della Calabria è composto da una palla di gelato alla nocciola modellata a mano, con cuore di cioccolato fondente fuso, ricoperto con una spolverata di cacao amaro in polvere. Diventato immediatamente popolare già all’epoca, è tuttora un dessert replicato dalla grande distribuzione.
Anni ’60
Il Tiramisù
Ad oggi forse il più famoso dolce italiano, è stato inventato in Veneto verso la fine del decennio, probabilmente prendendo spunto dalla simile zuppa inglese: una base di savoiardi inzuppati nel caffè, crema al mascarpone e polvere di cacao amaro.
Il Banana Split
Inventato negli Stati Uniti, questo dessert a base di banana, gelato e frutta fresca di guarnizione, tocca il suo apice di diffusione negli anni ’60, diventando popolarissimo in tutto il mondo, Italia compresa.
Il Profiterole
Si tratta di piccolo bignè cotto in forno, ripieno, nelle versioni più classiche, di crema o panna, e ricoperto di cioccolato versato caldo. Si consuma o come dolce al cucchiaio, o come guarnizione di torte. Seppure la sua origine sia legata alla corte di Caterina de Medici, nella Firenze del ‘500, il suo ritorno agli apici della moda dolciaria avviene verso la fine degli anni ’60.
Anni ’70
Il Créme Caramel
Si tratta di un budino di origine portoghese a base di latte, uova, vaniglia zucchero e colla di pesce, guarnito con uno strato di caramello liquido in superficie. Negli anni ’70 prende posto nella maggior parte dei menù dei ristoranti europei a causa della sua facilità di preparazione e conservazione.
La Panna Cotta
Sempre di budino si tratta, ma questa volta di origine tutta italiana, a base di panna, latte e zucchero, generalmente servito con i frutti di bosco. Nonostante la sua invenzione risalga agli inizi del secolo, la moda della panna cotta scoppia e si diffonde negli anni ’70, in tutto il Paese.
Anni ’80
Il Tortino dal cuore caldo di cioccolato
Dolce dalla preparazione complicatissima, con crosta di cioccolato all’esterno e ripieno fondente all’interno, è stato reinventato e reso famoso a livello planetario, nel 1981 dallo Chef francese 3 stelle Michelin Michel Bras.
Anni ’90
Il Salame di cioccolato
Presente a tutte le feste dei bambini di quegli anni, questo dessert a base di cioccolato e biscotti prende il nome dalla lampante somiglianza, per forma e colore, con il salame.
Nonostante sia considerato un prodotto tipico italiano, la sua ricetta arriva dal Portogallo.
Anni 2000
Dessert all’azoto liquido
Con l’avvento del nuovo secolo molti pasticceri scoprono le meraviglie della chimica: l’azoto liquido, utilizzato per ghiacciare gli ingredienti, diventa una componente fondamentale delle cucine dei grandi ristoranti, e i dessert assumono la forma di meravigliose composizioni fumanti.
Anni 2010
Il Macaron
Bocconcini di meringa con un ripieno di crema, i macaron sono disponibili in qualunque colore e gusto. La loro invenzione non è assolutamente recente, e anzi risale al ‘700, ma il loro ritorno agli apici della moda dolciaria è legato alla loro bellezza e fotogenicità da social network.
E con questa carrellata siamo arrivati ai giorni nostri, dove la nuova moda sembra tirare nella direzione dei cangianti gelati arcobaleno e dei dessert vegani. Guarderemo con curiosità a quale sarà il dolce più cult della prossima decade.
Di Marianna Zarini