Tre dessert, ispirati alla Pasqua, firmati da tre talenti della pasticceria italiana. Giovani, dinamici e animati da una passione straordinaria, ci propongono dolci originali che riflettono personalità e ricerca
Vi presentiamo tre ragazzi che sono riusciti a trasformare in lavoro la loro passione. Il loro talento è stato subito notato e valorizzato da tre importanti scuole di cucina e pasticceria a livello nazionale: l’IFSE Culinary Institute di Torino, la Boscolo Etoile Academy di Tuscania e la CAST Alimenti di Brescia. In questi centri di formazione, i giovani hanno la possibilità di crescere, trovano preziosi confronti e hanno l’opportunità di esprimersi su diversi fronti. Da sempre educati a selezionare le migliori materie prime, i nostri tre protagonisti hanno scelto di lavorare con gli ovoprodotti a marchio Eurovo Service, perché sono garanzia di costanza, sicurezza ed elevata qualità, principi imprescindibili della pasticceria moderna.
Elena Bosca, ovvero Wendy
Cresciuta nella pasticceria del padre, Elena ha sempre nutrito passione per il mestiere, ma ha deciso di seguire l’intelligente
consiglio dei genitori, che l’hanno incoraggiata a costruirsi solide basi culturali, prima di inseguire il suo sogno. Dopo il liceo scientifico, quindi, studia pubblicità allo IED e fa esperienza a Londra e New York. Vince una borsa di studio e lavora come art director, ma ad un tratto si dimette per realizzare il desiderio rimasto in sordina. «Devo ringraziare i miei genitori – dichiara Elena – perchè mi hanno permesso di studiare e imparare le lingue, cosa che mi ha aperto la mente e oggi mi consente di lavorare fuori dagli schemi. Un grazie anche a mio marito – a lui devo il mio nomignolo Wendy – il quale mi ha aiutato moralmente e fattivamente ad aprire la mia pasticceria “Dear Wendy Sweets” a Torino». Ma non finisce qui. A soli 32 anni, Elena pubblica un romanzo, “Sweet love, la ragazza delle torte” – con leggeri tratti autobiografici – che nasce dalla voglia di regalare un sogno. Non si tratta, infatti, di un libro di ricette – quello lo deve scrivere prima suo padre, sostiene Elena – ma della storia di una ragazza che decide di lasciare il suo lavoro per aprire una pasticceria. Elena è stata anche protagonista di un programma televisivo su Real Time e recentemente, grazie alla fiducia dell’IFSE culinary Institute di Torino, è stata ambasciatrice della cucina e pasticceria piemontese al Four Season del Disney World di Orlando. Tutti la riconoscono “cake designer”, ma lei ama definirsi pasticcera. La sua peculiarità è quella di “italianizzare” i classici della pasticceria internazionale – in particolare americana e anglosassone – sposandoli ai prodotti tipici della nostra tradizione e del Piemonte. «Il mio dessert si chiama “Euphoria” – racconta Elena – e s’ispira all’idea della caccia all’uovo del nord Europa. Il mio obiettivo è sempre quello di raccontare una storia: per mangiarlo bisogna sporcarsi le mani, come facevano i bambini per cercare le uova nel sottobosco. Tecnicamente si tratta di una tarte au citron, trasformata in boule di cioccolato ripiene di curd al limone e meringa».
Scopri qui la ricetta EUPHORIA di Elena Wendy Bosca
Manuel Conti… un nome da ricordare
A soli 24 anni, vanta numerose esperienze: dal ristorante dell’Hotel Saturnia in Toscana, 1 stella Michelin, all’Olivo restaurant del Capri Palace, condotto dallo chef Andrea Migliaccio. «Devo ringraziare la Boscolo Etoile Academy – spiega Manuel – che mi ha dato la possibilità di venire per la prima volta al Sigep di Rimini. In Accademia, dove lavoro come collaboratore, ho la possibilità di affiancare professionisti eccellenti, grazie ai quali sto maturando esperienza nel settore della docenza, ma anche nell’organizzazione di eventi e consulenze nel mondo». Manuel considera la pasticceria un’arte che gli dà l’occasione di esprimere la sua doppia valenza: sul lavoro è disciplinato, responsabile e severo, ma al contempo sa ascoltare, è dolce e socievole. Sempre molto attento a sviluppare ricette che vadano incontro alle esigenze alimentari come l’intolleranza al glutine, ci presenta “Chocorachidizia”, dedicato per l’appunto alla sua ragazza celiaca: ispirato a un famoso snack industriale, questo dessert viene reinterpretato con ingredienti di grande pregio. Gioca su deliziosi contrasti tra dolce e salato, morbido e croccante: un cannolo di cioccolato fondente ripieno di bavarese sempre al fondente con un inserto di crema leggera alle arachidi salata. «Ho utilizzato principalmente Tuorlo d’Uovo Eurovo Service, che fa nettamente la differenza in termini di sapidità. Grazie agli ovoprodotti, assolutamente equivalenti ai prodotti freschi, noi professionisti riusciamo standardizzare la qualità delle ricette, risparmiare tempo e diminuire gli sprechi». La massima ambizione di Manuel? Ce la rivela sottovoce: diventare campione del mondo di pasticceria!
Scopri qui la ricetta CHOCORACHIDIZIA di Manuel Conti
Luigi Bruno D’Angelis: esordio con il botto
Gli studi di perito industriale non hanno frenato la sua maniacale passione per la pasticceria. Così lascia il suo posto fisso, a Fondi (LT), e si lancia nel mondo dell’arte dolciaria, lavorando un anno in una pasticceria a Roma e poi come stagista in Cast
Alimenti – una scuola ad altissimo valore umano e professionale – dove ha la possibilità di stare a contatto con i migliori maestri del settore. Lavora presso l’Atelier di Luigi Biasetto, poi da Vissani e in altri laboratori in giro per l’Italia. «L’esperienza più incisiva è stata quella da Biasetto – racconta Bruno – il quale mi ha insegnato ad essere efficiente e altamente produttivo: bisogna sapere esattamente quanto tempo s’impiega per svolgere un compito, altrimenti è impossibile saper organizzare una giornata di lavoro. Certo bisogna essere predisposti e credere fermamente in quello che si fa». Lo scorso febbraio Bruno dà dimostrazione di grande talento e determinazione, con la vincita del Mondial dès art sucrées, insieme a Sara Accoroni, allenati da Roberto Rinaldini e Davide Malizia, sotto la preziosissima supervisione del maestro Iginio Massari. Venti ore di gara, tutto preparato in diretta, comprese tre pièce artistiche. «L’Italia partecipava per la prima volta a questo concorso – continua Bruno – e noi siamo stati i primi ad osare l’avventura. In futuro? Voglio avvicinarmi al mondo delle consulenze e dei piccoli corsi senza abbandonare il fronte della produzione, continuando a fare stagioni in diversi laboratori in Italia e nel mondo».
Scopri qui la ricetta CUCCUMELLA PASQUALE di Luigi Bruno D’Angelis